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Enpam, 295 borse di studio agli orfani di medici e odontoiatri

Previdenza Redazione DottNet | 08/07/2013 12:05

Anche quest'anno la Fondazione Enpam (Ente nazionale di previdenza ed assistenza di medici e odontoiatri) mette a disposizione 295 borse di studio per gli orfani dei medici e degli odontoiatri (nella foto Oliveti, presidente Enpam).

I sussidi, si precisa, saranno concessi agli studenti universitari, delle scuole medie e superiori che appartengono a nuclei familiari in precarie condizioni economiche. Le borse di studio saranno erogate anche sotto forma di pagamento delle rette di ammissione ai convitti, collegi o centri formativi Onaosi.  Il modulo di domanda, scaricabile dal sito www.enpam.it e reperibile anche presso le sedi degli Ordini dei Medici, va spedito, insieme ai documenti specificati nel Bando, direttamente all'Enpam.  I termini per la presentazione sono il 30 luglio 2013 per le domande relative ai convitti, collegi o centri formativi universitari Onaosi e il 15 dicembre 2013 per tutte le altre domande di sussidio. 

Malagnino vice presidente dell’Adepp: Il vicepresidente vicario della Fondazione Enpam, il medico e odontoiatra Giampiero Malagnino, è stato confermato numero 2 dell’AdEPP, l’associazione degli enti previdenziali privati. Alla presidenza è stato invece rieletto Andrea Camporese, giornalista a capo dell’Inpgi. “Sono molto contento della riconferma dell’assetto – ha dichiarato il presidente della Cassa dei medici e degli odontoiatri Alberto Oliveti – L’Enpam, l’ente previdenziale privato più grande del Paese, mantiene una posizione di rilievo all’interno di questa nuova AdEPP che, grazie allo statuto appena rinnovato, potrà tutelare più efficacemente i comuni interessi dei professionisti italiani”. “In particolare, mettiamo a disposizione dell’AdEPP il progetto pilota del nostro Osservatorio sul lavoro, che è incentrato su un nuovo welfare per i giovani”, ha aggiunto Oliveti. “Rafforzare l’associazionismo tra le Casse è un modo per fare sinergie e conseguire risparmi – ha dichiarato il vicepresidente vicario dell’AdEPP e dell’Enpam Giampiero Malagnino -. Metteremo insieme le forze per lavorare a un welfare a tutto tondo e per migliorare i servizi agli iscritti”. Le professioni sanitarie saranno rappresentate negli organi direttivi dell’Adepp anche da Mario Schiavon, dell’ente degli infermieri, eletto vicepresidente, e dal veterinario Gianni Mancuso, che guiderà il collegio dei revisori. L’elezione del presidente, avvenuta il 4 luglio scorso, è stata preceduta da un’assemblea straordinaria che ha approvato il nuovo statuto dell’associazione, contenente alcune novità sulla struttura e la rappresentanza dell’AdEPP.

  “La politica dell’AdEPP esce rafforzata da questa consultazione elettorale – ha sottolineato il presidente Camporese – in vista degli importantissimi appuntamenti che ci attendono anche alla luce delle disponibilità ricevute recentemente per l’attivazione di un tavolo di confronto incentrato sulle gravi difficoltà che vive il mondo dei professionisti, sull’annoso tema della doppia tassazione e sulla necessità di un chiarimento sui profili della privatizzazione”. “Sarà un’AdEPP rivolta agli oltre due milioni di iscritti, con particolare attenzione ai giovani – ha dichiarato Camporese – in un’ottica di un welfare integrato che allarghi le tutele a tutti i professionisti. Continuando il nostro impegno in Europa, nell’Action Plan, che ci vede protagonisti attivi nella promozione di politiche di sostegno per l’intero arco di vita del lavoratore, per l’accesso facilitato al credito e alla formazione”. I farmacisti invece rompono definitivamente con l’Adepp: il presidente dell’Enpaf, Emilio Croce, infatti, non ha partecipato alla votazione per l’elezione dei nuovi vertici dell’Adepp (Associazione degli Enti previdenziali privatizzati). In questo modo, Croce ha voluto pubblicamente stigmatizzare l’approvazione, avvenuta a maggioranza, del nuovo statuto dell’Associazione che "di fatto svuota di competenze l’Assemblea dei Presidenti". “Si è arrivati a un punto di non ritorno nei rapporti con l’Associazione - ha dichiarato il presidente Enpaf - i cui vertici appaiono sempre più lontani e staccati dalle difficoltà congiunturali delle categorie professionali e nei confronti dei quali ho sollevato critiche motivate rispetto alle modalità di utilizzo delle risorse contributive senza ottenere risposte esaurienti e chiare. Per l’Enpaf la trasparenza è un obbligo imprescindibile”.  Il mancato voto di ieri mattina prelude all’avvio delle procedure necessarie per uscire dall’Adepp: una proposta al riguardo sarà presentata al prossimo Consiglio di Amministrazione dell’Enpaf. “Assicuro - ha concluso Croce - che anche al di fuori dall’Adepp avremo comunque la capacità e la forza di tutelare quel poco che è rimasto della nostra autonomia”.

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Fonte: Enpam, enpaf

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