Il lessico sanitario del futuro comincia dalle nuove tecnologie, ormai parte del linguaggio medico e ospedaliero. Come la telemedicina, ovvero la possibilità di effettuare analisi cliniche a distanza o alla somministrazione di multimedicine (ogni anziano ne prende 4 o 5) attraverso un dosaggio teleguidato come già fanno in Giappone.
In questo contesto parte alla Città della Salute e della Scienza di Torino il primo progetto in Italia di telemedicina per pazienti diabetici, che permette di tenere sotto controllo remoto quotidiano i valori glicemici dei pazienti affetti da diabete. Un progetto sperimentale che se darà i risultati sperati verrà presto esteso anche in altre regioni. Ma vediamo come funziona l’ultima frontiera dell’informatica applicata alla medicina avviata presso il Centro unificato di Diabetologia del San Giovanni Bosco. Presso la struttura affluiscono i dati – per il momento - di una trentina di pazienti, che ogni giorno possono inviare il dato direttamente sul computer del medico, attraverso un particolare apparecchio per la misurazione della glicemia. La misurazione a domicilio permette al paziente di comunicare in tempo reale con il medico: attraverso l'utilizzo di uno smartphone, i dati vengono trasferiti a un service center, che li rende disponibili ai clinici coinvolti nella gestione del paziente. Oltre al risparmio economico, il progetto di telemedicina consente al medico di analizzare in tempo reale i dati relativi alla glicemia, suggerendo eventuali modifiche terapeutiche e responsabilizza il paziente ad una valutazione quotidiana dei propri parametri biologici. Sviluppato dal dottor Alberto Bruno, il progetto prevede l’utilizzo di un particolare apparecchio per la misurazione della glicemia che è in grado di inviare il dato direttamente sui computer del medico.
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Fonte: regione piemonte, san giovanni bosco
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