Il protocollo firmato a Siena da Asl e Poste italiane per la consegna domiciliare dei farmaci a cronici e “alto-consumatori” presenta «elementi di illegittimità» e comporta «rischi» per la salute dei cittadini.
E’ quanto rileva Federfarma nella lettera inviata sabato all’Azienda sanitaria toscana per contestare la sperimentazione che dovrebbe partire dal 16 settembre: per tre mesi, i pazienti cronici ricoverati nelle Rsa dell’Azienda e un gruppo selezionato di 200 assistiti tra quelli a maggiore spesa e saranno riforniti dei farmaci prescritti con ricetta rossa mediante pacchi recapitati direttamente a casa o nelle strutture di degenza da Poste italiane. La delibera di riferimento, approvata dall’Asl all’inizio di agosto, stanzia un finanziamento di 5mila euro per il progetto sperimentale, concluso il quale si valuterà in base ai risultati se passare alla fase a regime (in cui il recapito verrà rimborsato alle Poste in base ai normali tariffari previsti per tali spedizioni). Per Federfarma, invece, la sperimentazione non va neanche fatta partire. «Il protocollo» motiva nella lettera il sindacato «di fatto istituisce la distribuzione diretta di qualsiasi tipo di medicinale, sostituendosi in concreto al servizio farmaceutico territoriale garantito dalle farmacie aperte al pubblico».
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Fonte: federfarma
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