Si chiamano 'Treg' e sono cellule attive nella difesa dalle allergie. Secondo un gruppo di ricercatori italiani, in futuro potrebbero avere un ruolo determinante anche nel campo dei tumori. E' l'ipotesi che emerge dai risultati di una ricerca frutto di una collaborazione tra il gruppo dell'immunologo Mario Colombo della Fondazione Irccs Istituto nazionale tumori di Milano (Int) e quello di Carlo Pucillo dell'Università di Udine.
Nello studio, pubblicato sul numero di novembre della rivista Immunity, si evidenziano per la prima volta i meccanismi di funzionamento di particolari cellule coinvolte nell'attivazione delle difese contro le allergie, le Treg.
Secondo gli scienziati, esse contrastano la produzione di istamina da parte dei mastociti, grandi cellule granulose molto diffuse nel nostro organismo, in particolare nei tessuti di naso e bocca, che sono largamente responsabili dei fenomeni allergici. Ma le proprietà di queste cellule potrebbero essere ancora più ampie di quelle finora conosciute. Lo studio suggerisce che le Treg potrebbero avere ulteriori abilità soppressive e potrebbe essere possibile potenziarle a scopo terapeutico nelle allergie. Non solo: l'interazione tra Treg e mastociti potrebbe realizzarsi anche in altre patologie, come le malattie autoimmuni, ma anche il tumore.
Sono un antiepilettico e un farmaco per il colesterolo che insieme sono in grado di modificare la biologia del tumore e potenziare l'effetto della chemioterapia
Dal melanoma al seno. Da studiare il fenomeno della resistenza in certi pazienti
Ricercatori di IEO e dell’Università degli Studi di Milano scoprono come farmaci già in uso possono essere potenzialmente efficaci contro tumori con una diffusa anomalia genetica
I nuovi dati dello studio MARIPOSA, presentati alla World Conference on Lung Cancer 2024, hanno confermato una superiorità clinica a lungo termine della terapia amivantamab più lazertinib rispetto alla monoterapia con osimertinib
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