Una 'pellicola' che avvolge il cuore pronta a intervenire in caso di malfunzionamenti o una 'navicella' capace di rilasciare principi attivi direttamente dove serve evitando il sistema immunitario sembrano usciti dalla penna di uno scrittore di fantascienza ma sono ormai realtà.
A presentare le ultime meraviglie della nanotecnologia applicata alla salute è stata una sessione del meeting della American Chemical Society in corso a Indianapolis. Grazie alle nanotecnologie, ha spiegato John Rogers dell'università dell'Indiana, è possibile ottenere non solo dispositivi molto più piccoli, ma anche flessibili. ''Questo permette di farli aderire alla maggior parte degli organi del corpo, compresa la pelle, il cuore e il cervello - spiega Rogers - l'adesione avviene grazie a deboli interazioni elettriche, il che permette che i dispositivi seguano i movimenti naturali senza nessuna costrizione''. Un'applicazione di questo tipo di dispositivi è appunto il 'pericardio sintetico', un 'cerotto' che può ricoprire tutte e quattro le camere dell'organo trovando i segni premonitori delle aritmie. La pellicola è stata già testata sia su animali che cuori umoani espiantati, e un giorno potrebbe essere in grado anche di rilasciare delle piccole scariche elettriche agendo da defibrillatore. Il laboratorio di Rogers ha anche già realizzato dei 'tattoos' di questo tipo da applicare sulla pelle per tenere sotto controllo parametri come idratazione e tasso di zuccheri ad esempio negli atleti.
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Fonte: american chemical society
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