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Domani giornata mondiale della sepsi

Infettivologia Redazione DottNet | 11/09/2013 16:24

Ogni anno 26 milioni di persone sono colpite dalla sepsi, un terzo di questi non sopravvive. Numeri impressionanti che raccontano una realtà drammatica, spesso sconosciuta o sottovalutata. Un appuntamento per saperne di più sarà venerdì 13 settembre, Giornata Mondiale della sepsi.

 Due sono le principali iniziative: la diffusione in rete di un video e il supporto dell'azienda Biotest ad una ricerca condotta dal Professor Gian Maria Rossolini - Università di Siena e Ospedale di Careggi - nell'ambito di un'analisi sulle performances dell'impiego delle immunoglobuline, che rappresentano ad oggi un sostegno cruciale per le terapie antibiotiche utilizzate in caso di infezioni batteriche gravi, comprese le multiresistenze.  I risultati di tale ricerca saranno resi pubblici il prossimo 17 Ottobre in occasione dell'edizione 2013 del Congresso Nazionale SIAARTI - Società Italiana di Anestesia Analgesia Rianimazione e Terapia Intensiva.  La sepsi è una delle patologie più comuni e diffuse che, se non riconosciuta in tempi brevi e curata adeguatamente, può evolvere in sepsi grave o shock settico con effetti devastanti sui pazienti fino a provocarne rapidamente la morte. Ogni anno colpisce 26 milioni di persone nel mondo e uccide 5 volte di più dell'Ictus cerebrale e 10 volte di più dell'infarto.

 Deriva da una complicazione d'infezioni d'organo acute e non adeguatamente trattate che può verificarsi in caso di polmoniti, infezioni del tratto urinario, post-traumatiche o chirurgiche, ma anche come conseguenza di manovre apparentemente banali come il piercing o i tatuaggi. I più esposti sono quindi i soggetti il cui sistema immunitario è già indebolito da preesistenti malattie acute o croniche.  Nella sola Unione Europea 90 sono casi di sepsi per 100.000 abitanti (contro i 58 casi ogni 100.000 abitanti per il tumore al seno). I costi ospedalieri per sepsi nel mondo sono raddoppiati dal 1997 al 2008: 20 miliardi ogni anno solamente negli Stati Uniti.

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Fonte: biotest, careggi

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