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Sclerosi, con molecola mirata meno recidive

Farmaci Redazione DottNet | 03/10/2013 15:44

Una riduzione del tasso di ricadute annuali e del rischio di recidive nella sclerosi multipla pari a circa 50% rispetto alle terapie tradizionali. E' il 'risultato' ottenuto dalla molecola Fingolimod sulla base degli studi osservazionali effettuati nell'arco di tre anni, a partire dall'entrata sul mercato del nuovo farmaco.

Un risultato importante, affermano gli esperti, presentato durante il 29/o congresso europeo Ectrims sul trattamento e la cura della sclerosi multipla (sm). Ridurre infatti la frequenza e la possibilità di future ricadute nei pazienti con sm, evidenziano i neurologi, ''è un obiettivo chiave del trattamento, dal momento che le ricadute possono significativamente aggravare il livello di disabilità del paziente''. Per riprendersi da una ricaduta della malattia, il malato può infatti impiegare settimane o mesi, e circa la metà degli episodi di ricaduta o recidiva possono lasciare effetti duraturi.  La valutazione sull'arco di tre anni degli effetti della molecola 'mirata' è stata fatta utilizzando i dati del Registro 'ms base study' che coinvolge 60 centri in 26 Paesi ed in dati di un database Usa sulla ms, su un totale di 1.

349 pazienti. I dati hanno inoltre evidenziato che anche in pazienti con sm che hanno una storia di recidive, adottare la terapia a base di Fingolimod (terapia orale giornaliera) ha portato a ''riduzioni clinicamente significative '' nel numero delle ricadute e nella probabilità di andare incontro a nuove recidive rispetto all'adozione di terapie tradizionali.  Dalla sua approvazione nel 2010, il nuovo farmaco è attualmente disponibile in oltre 75 Paesi e sono stati trattati più di 71 mila pazienti. ''E' incoraggiante vedere che i benefici di Fingolimod, già provati negli studi clinici, sono ora confermati anche dai dati osservazionali sui pazienti realmente trattati'', ha concluso David Epstein, division head of Novartis pharmaceuticals. 

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Fonte: ectrims

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