Ospite sabato mattina del convegno “politico” di Farmadays, le Giornate veronesi dell’Utifar, Coletto ha espresso l’augurio che le trattative per la Convenzione tra farmacie e Ssn si riescano ad aprire entro la fine dell’anno.
«Una volta chiuso l’Accordo nazionale con i medici di famiglia» ha spiegato a Filodiretto l’assessore al termine del convegno «arriverà il turno delle farmacie. Le due professioni, d’altronde, viaggiano di pari passo, sono terminali vitali della Sanità. Riuscire a chiudere l’anno con la stipula di entrambe le Convenzioni sarebbe molto positivo per la gestione del Ssn». Di sinergie tra medici di famiglia e farmacie, d’altronde, Coletto ha parlato anche nel suo intervento dal palco: «Dobbiamo valorizzare il ruolo dei presidi dalla croce verde» ha detto «e dobbiamo fare in modo che facciano sistema con i medici di famiglia e le loro aggregazioni h24. Non c’è motivo per avere paura delle Case della Salute, ci fossero problemi di integrazione interverremo certamente come Regioni ma è l’evoluzione del Ssn che preme per l’aggregazione dei mmg». Sui farmaci recapitati per posta, invece, Coletto è stato categorico: «I costi dei farmaci in continuo aumento impongono la presenza di un professionista preparato, affidarsi ai postini non ha senso perché la farmacia è il luogo dove arriva a compimento un percorso che inizia e transita dal medico, dallo specialista, dall’ospedale». Oltre al rinnovo della Convenzione, le farmacie scalpitano per la riforma della remunerazione, sulla quale a Verona si è soffermata la presidente nazionale di Federfarma, Annarosa Racca: «Cambiare sistema» ha ricordato «consentirebbe finalmente di riunire in un unico percorso un sistema distributivo che oggi è tripartito tra farmacie del territorio, diretta e ospedale. Stiamo lavorando in questi giorni con le altre sigle della filiera per arrivare in un paio di mesi a una proposta unica da portare al ministero dello Sviluppo».
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Fonte: Federfarma
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