«Seppure con grande disagio, la categoria dei farmacisti c’è, è in campo e intende giocare la sua partita», con questo messaggio positivo Enrico Finzi, presidente di AstraRicerche, ha concluso a Verona, nel corso di Farmadays, la presentazione dei risultati dell’indagine, “I titolari delle farmacie italiane, le categorie merceologiche trattate e i servizi offerti”, condotta in giugno su un campione di 500 titolari.
La ricerca, commissionata da Utifar, nella prima parte si è focalizzata sulla percezione che il titolare ha della propria professione, mentre la seconda parte ha preso in considerazione i singoli settori delle attività della farmacia. Come sono gestiti? Come sono vissuti dai clienti? E dal farmacista? Quali le possibilità di sviluppo? Il chiaroscuro dei dati emersi merita più di una riflessione. A fronte della crisi di redditività che ha contribuito a scoraggiare quel farmacista su 16 che si è dichiarato pronto a lasciare l’esercizio e ha perso entusiasmo verso la professione, non mancano aspetti positivi a partire dalla persistente elevata soddisfazione che la gran parte dei farmacisti prova quando riflette sul proprio ruolo di professionista della salute e sul valore sociale del proprio rapporto con il cittadino. Interrogati sul livello di soddisfazione su 19 diversi aspetti dell’attività della farmacia, è emerso che gli aspetti più gratificanti riguardano la relazione con la clientela, la richiesta e la fornitura del consiglio, l’apprezzamento da parte dei cittadini; così come sono risultati molto positivi, sempre parola dei titolari, il rapporto con i collaboratori e l’apprezzamento da parte della comunità locale. Promosso dunque a pieni voti l’aspetto relazionale della professione, il disagio si registra nei rapporti con le Asl e con il Ssn, nella redditività complessiva dell’impresa farmacia; mentre è vissuta addirittura come drammatica la perdita di valore patrimoniale della farmacia (per esempio in caso di cessione). Un ragionamento a parte merita il tema dei servizi in farmacia. Anche se i farmacisti riportano un livello di soddisfazione da parte dei clienti che risulta quasi sempre buono e ottimo, a guardare il fenomeno dalla parte del titolare, i risultati sono ben diversi.
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Fonte: interna
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