Federfarma, contro le carenze continua la vigilanza

L’ultimo caso riguarda la Ferring Farmaceutici, citata in una segnalazione giunta nei giorni scorsi al sindacato da un farmacista siciliano: in sintesi, il titolare aveva telefonato all’azienda per richiedere un medicinale soggetto a carenze nella filiera regionale, ma dall’altro capo del filo era arrivata una risposta negativa; le direttive aziendali impediscono di accettare ordini diretti, la Ferring ha predisposto un numero verde per segnalare casi di mancanti ma il servizio è disponibile soltanto per le farmacie del nord e del centro Italia. Federfarma ha subito preso carta e penna per sostenere le ragioni del titolare: il d.lgs 219/2006, è l’avvertimento del sindacato, impone ai produttori di rifornire le farmacie in caso di irreperibilità nella rete distributiva regionale entro 48 ore dalla richiesta. E senza fare distinzione tra le diverse aree geografiche del Paese. L’azienda, quindi, estenda al più presto il servizio a tutte le regioni. Ed ecco la replica alla lettera di Federfarma da parte della Ferring, in cui il produttore accampa giustificazioni che nulla hanno a che vedere con il dettato della 219/2006: l’azienda, afferma in sostanza la missiva, fa già quanto in suo potere per assicurare alle farmacie i rifornimenti di cui hanno bisogno, sulla scorta dei dati relativi allo storico dei consumi. Il servizio di ordini diretti è stato avviato soltanto in via temporanea e comunque se ne valuterà un’estensione soltanto qualora persistessero le carenze o l’aumento delle richieste di approvvigionamento. Il sindacato titolari segnalerà il comportamento dell’azienda alle autorità competenti.
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Fonte: federfarma