In relazione alle notizie inesatte e fuorvianti diffuse a mezzo stampa e relative a una Nota della Società Italiana dell’Ipertensione Arteriosa (SIIA) titolata “Curare l’ipertensione spendendo meno e meglio in tre mosse”, si precisa che la promozione dell’appropriatezza prescrittiva e del corretto impiego dei farmaci costituiscono obiettivo prioritario per l’Agenzia Italiana del Farmaco poiché sono condizione essenziale per la tutela della salute dei cittadini.
Per tale ragione, ogni valutazione o decisione regolatoria dell’Agenzia tiene sempre conto, in prima istanza, delle evidenze scientifiche in relazione alle reali necessità terapeutiche dei malati. Nello specifico, l’Agenzia sottolinea che nel Prontuario Farmaceutico Nazionale sono attualmente presenti tutti i farmaci per il trattamento dell’ipertensione arteriosa e tutti quelli per la prevenzione degli eventi cardiovascolari e dell’ictus con rapporto beneficio/rischio favorevole attualmente presenti sul mercato europeo. Proprio nell’ottica di garantire ai cittadini le terapie più appropriate e sicure per il controllo dell’ipertensione arteriosa, l’Agenzia ricorda che molte associazioni fisse di farmaci anti-ipertensivi sono stati approvati per la sostituzione del trattamento con i monocomponenti e quindi la loro introduzione in terapia può essere valutata, al fine di agevolare una migliore compliance dei pazienti, solo dopo che sia stato verificato quali siano i principi attivi, singoli o in associazione estemporanea, e i dosaggi più efficaci per controllare e stabilizzare l’ipertensione. Infatti, solo dopo che sia stato verificato quali siano i principi attivi, singoli o in associazione estemporanea, e i dosaggi più efficaci per controllare e stabilizzare l’ipertensione, può essere valutata l’opportunità di passare all’associazione fissa con gli stessi principi attivi, al fine di agevolare una migliore compliance dei pazienti. Riguardo a quanto riportato nella Nota della SIIA, secondo cui l’AIFA intenderebbe porre alcune di queste associazioni fisse di farmaci in classe C, l’Agenzia dichiara che tale informazione risulta infondata, in quanto l’AIFA non si è mai espressa né tantomeno ha mai avviato atti unilaterali in tal senso, semmai tale ipotesi è stata ventilata da alcune Aziende farmaceutiche come strumento di pressione rispetto agli indirizzi di appropriatezza prescrittiva forniti dall’AIFA. Infine, si sottolinea che per tutti i farmaci equivalenti oggi presenti nel Prontuario Farmaceutico Nazionale è stata accertata la qualità, la sicurezza e l’efficacia al pari dei rispettivi originator, in quanto sottoposti agli stessi controlli e verifiche ispettive di cui sono oggetto tutti i medicinali in commercio nel nostro Paese.
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Fonte: aifa
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