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Generici, vendite a macchia di leopardo in Italia

Farmaci Redazione DottNet | 13/10/2013 17:39

Generici? In Italia si prescrivono a macchia di leopardo. Molte le differenze tra Nord e Sud, come è emerso in occasione del convegno “I farmaci equivalenti per la sostenibilità del sistema regionale della Lombardia” svoltosi a Milano con il patrocinio di Assogenerici e il supporto di Mylan.

Secondo Carlo Buttini, Senior Manager Healthcare Solutions Ims Health, la Lombardia è una delle Regioni più virtuose anche se, come spiega l’esperto «anche qui, come in molte altre regioni, eventuali azioni per diffondere l’uso appropriato di farmaci a brevetto scaduto e dei loro equivalenti potranno certamente liberare risorse importanti per garantire l’accesso a terapie innovative altrimenti difficili da introdurre visti i budget di spesa sempre più limitati». Ma Buttini va oltre e approfondisce la questione spesa, anche perchè la legge Balduzzi, come noto, impone l’indicazione alla prescrizione per principio attivo. «L’impatto è diversificato a seconda delle Regioni e della classe di medicinale presa in esame» sottolinea.

«Ci sono Regioni come il Lazio e la Campania dove l’effetto non è stato significativo e altre come Lombardia, Piemonte e Toscana dove, invece, le ricadute sono state rilevanti. In particolare classi di molecole come gli inibitori di pompa protonica hanno avuto l’effetto più evidente. La quota di mercato dei prodotti equivalenti è, infatti, passata dal 39% alla vigilia del decreto al 46% del maggio 2013» conclude Buttini. Il problema della mancata diffusione in Italia del farmaco generico, comunque, convengono gli esperti convenuti, è essenzialmente culturale.

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Fonte: Healthcare Solutions Ims Health

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