L’Aifa a proposito di Medicina di genere e antipertensivi «Assurdo che i farmaci siano ancora sperimentati prevalentemente sugli uomini», così si è espresso il presidente dell’Aifa, Sergio Pecorelli in occasione del terzo congresso nazionale sulla Medicina di genere. In particolare, con la prevalenza delle donne sugli uomini, in età avanzata, il problema è ancora più urgente perché «il futuro delle cure sarà sempre più appropriato nella misura in cui sapremo identificare con correttezza i soggetti reali delle cure».
E sempre a proposito di cure, ancora l’Aifa risponde alle “imprecisioni inesatte e fuorvianti” contenute, in una nota diffusa dalla Società italiana Ipertensione arteriosa: «Nel Prontuario farmaceutico nazionale», ribadisce l’Agenzia, «sono presenti tutti i farmaci per il trattamento dell’ipertensione arteriosa e tutti quelli per la prevenzione degli eventi cardiovascolari e dell’ictus con rapporto beneficio/rischio favorevole attualmente presenti sul mercato europeo». E l’Aifa rimanda così al mittente l’invito, che le era stato rivolto dalla Siia a «rivisitare il Prontuario e l’ammissibilità al rimborso di molte specialità antipertensive ormai obsolete».
La Cassazione conferma la condanna per chi prepara galenici “taroccati”
La Corte di Cassazione, con una recente sentenza, ha giudicato un farmacista colpevole di commercio di medicinali guasti, fabbricazione di medicinali in frode al brevetto d’invenzione e ricettazione confermando le sentenze già emesse dalla Corte di Appello di Cagliari e dal Tribunale di Sassari, che avevano condannato il farmacista a un anno e venti giorni di reclusione e a 600 euro di multa. Il farmacista aveva utilizzato il principio attivo Finasteride 1mg nello stesso quantitativo della specialità medicinale Propecia (commercializzata dalla MSD) per realizzare un farmaco contro l’alopecia, venduto poi a un prezzo notevolmente inferiore rispetto a quello del farmaco brevettato e praticamente replicato dall’imputato. Per realizzare il farmaco, il farmacista sconfezionava le specialità medicinali sminuzzandole in mortaio e mescolandole con additivi. La miscela così ottenuta veniva poi inserita in capsule sprovviste di pellicole protettive, “nelle quali non risultava garantita una costante percentuale di principio attivo e di eccipienti”, osserva la Suprema Corte, secondo la quale è stata dunque accertata la “realizzazione di una specialità medicinale imperfetta e quindi pericolosa per la pubblica incolumità”.
Disoccupazione in aumento anche tra i farmacisti
Preoccupanti i dati sui nuovi disoccupati della sanità che coinvolgono anche i laureati in Farmacia. I numeri forniti dagli Ordini professionali disegnano un quadro fatto più di ombre che di luci. A Savona e provincia, per esempio, fino al 2010, i disoccupati iscritti regolarmente all’Ordine dei farmacisti erano soltanto sette su un totale di poco inferiore a 500. Attualmente i dati sono ben diversi: su 525 iscritti, i disoccupati sono saliti a oltre settanta. Una crescita esponenziale. Remunerazione, farmacia dei servizi ed espletamento del concorso straordinario. Sono queste, secondo il presidente dell’Ordine dei Farmacisti della provincia di Napoli, Vincenzo Santagada, le tre possibili vie per arrivare a sbloccare il crescente problema della disoccupazione tra i farmacisti, ma per ora sono tutte e tre bloccate.
Le farmacie di Pisa e Livorno mandano a casa farmaci e farmacista
In Toscana le farmacie di Pisa e Livorno, probabilmente sollecitate anche da iniziative come l’accordo senese tra Asl n. 7 e Poste italiane per la consegna di farmaci tramite postino, hanno deciso di dare vita a un servizio di recapito a domicilio che verrà lanciato nelle prossime settimane. L’iniziativa è stata promossa dalla rete di farmacie Farmondo della Cofapi, la Cooperativa farmacisti pisani, e coinvolgerà inizialmente una quarantina di esercizi farmaceutici delle due città. Il servizio, gratuito per le categorie disagiate e a pagamento per chi intenda usufruirne per comodità, verrà assicurato da un farmacista di Farmondo, un “postino” professionale ad alta qualificazione che utilizzerà per le consegne un’auto elettrica. Oltre a consegnare i farmaci richiesti il farmacista potrà anche aiutare il paziente ad assumere correttamente i farmaci, verificare la correttezza della terapia, dare un’occhiata all’armadietto del pronto soccorso e buttare i prodotti scaduti.
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Fonte: interna
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