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Caso Avastin-lucentis, l’Antitrust convoca le parti

Farmaci Redazione DottNet | 26/10/2013 16:37

Sono 100 mila i pazienti affetti da maculopatia senile, una malattia degenerativa che porta irrimediabilmente alla cecità e colpisce in Italia circa un milione di persone (di cui 260 mila risultano affette dalla forma più rapida e devastante), che potrebbero presto tornare a curarsi.

Si tratta di malati che, spiega il presidente della Società oftalmologica italiana(Soi), Matteo Piovella, non hanno avuto accesso alla cura perché troppo costosa. L'Antitrust ha fissato al 27 novembre prossimo un'udienza per stabilire se è vero, come denunciato dalla Società italiana di oftalmologia, "che si è cercato di fare controinformazione per dimostrare la dannosità di un farmaco non specifico ma poco costoso, Avastin, usato nella cura della maculopatia, in favore di un altro, il Lucentis, enormemente più costoso e che ha fatto lievitare la spesa del Servizio sanitario nazionale".  "Se l'Antitrust riterrà giusto intervenire contro una decisione che ha creato danni, oltre 100 mila pazienti che non hanno avuto accesso alla cura perché troppo costosa potranno tornare a curarsi".  Avastin costa 60 volte meno di quello specifico certificato dall'Aifa (agenzia italiana del farmaco). Una puntura al mese del Lucentis costa 1.200 euro contro i 20 euro dell'Avastin.

Piovella aveva presentato un esposto, nel gennaio 2013, in cui si dimostrava "l'evidenza scientifica dell'equivalenza dei due farmaci, l'efficacia e sicurezza di entrambi per la cura della maculopatia senile che in Italia colpisce un anziano su tre oltre i 75 anni di età". "L'Antitrust - spiega Piovella - a chiusura della sua istruttoria, fissando l'udienza a cui parteciperanno la Soi, la regione Emilia Romagna e le due aziende che producono i farmaci, la Novartis e la Roche, ha stabilito la fondatezza di quanto da noi esposto e cioè che i due farmaci sono 'gemelli' cioè si equivalgono. Ci sono infatti studi internazionali che dimostrano l'efficacia e l'assenza di rischi specifici nell'uso intravitrale dell'Avastin, se adeguatamente frazionato e somministrato, terapia utilizzata normalmente da milioni di pazienti in tutto il mondo compresi gli Stati Uniti".

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Fonte: soi

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