L'informatizzazione della sanità consentirebbe di risparmiare sette miliardi di euro all'anno, ma gli investimenti economici in questo campo sono ancora troppo pochi, ammontano appena a 920 milioni di euro. Questi i dati emersi a Roma durante il convegno "Professioni Sanitarie ed Information Communication Technology".
Questo fa sì che l'Italia si collochi al trentesimo posto nella classifica mondiale dell'eHealth (la sanità digitale), mentre maggiori risorse destinate all'Ict consentirebbero un risparmio maggiore di quello che occorre per evitare potenziali aggravi di ticket sulle prestazioni, stimati oggi in 5,3 miliardi. Risparmi preziosi in un momento in cui il paese deve combattere gli sprechi anche all'interno della strategia che dovrà essere definita all'interno del Patto della Salute. A spiegarlo è Antonio Bortone presidente del Conaps, il Coordinamento nazionale delle associazioni professioni sanitarie, secondo il quale "partendo da progetti formativi e attraverso l'individuazione di un piano di sviluppo dell'ICT a livello nazionale si potrà colmare il divario tecnologico, culturale ed economico dell'Italia rispetto agli altri competitor europei". Nel dettaglio tre miliardi di euro si potrebbero risparmiare grazie alla deospedalizzazione di pazienti cronici mediante l'utilizzo di tecnologie per l'assistenza domiciliare, mentre la cartella clinica elettronica consentirebbe di tagliare oltre un miliardo di euro. 860 milioni potrebbero essere risparmiati grazie alla dematerializzazione dei referti e delle immagini e altri 370 milioni grazie alla consegna dei referti via web. Inoltre, sebbene la sanità elettronica in Italia non sia ancora al massimo delle potenzialità, vi sono alcune best practices a cui si potrebbe attingere a livello regionale: ad esempio l'azienda ospedaliera di Desio e Vimercate ha implementato l'utilizzo della cartella clinica elettronica in un contesto multi-presidio, mentre all'ospedale pediatrico Meyer di Firenze i dati clinico-sanitari e amministrativi, presenti nei diversi applicativi aziendali, possono essere analizzati per la gestione aziendale.
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Fonte: conaps
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