Il mondo è cambiato e deve cambiare anche la cassetta degli attrezzi che il titolare di farmacia porta con sé. Nella quale gli strumenti professionali rimangono importanti, ma quelli del manager – del capitano d’impresa – non possono più mancare. E’ il messaggio proveniente dal convegno che, nella cornice di PharmEvolution 2013 (la fiera-evento di Federfarma Sicilia), Fenagifar ha voluto dedicare al futuro prossimo della farmacia.
«Un futuro» ha ricordato in apertura il presidente dei giovani farmacisti, Claudio Distefano «che sarà sempre meno farmacocentrico e sempre più pazientecentrico». Come se non bastasse, c’è da fare i conti con il quadro economico: «La farmacia» ha detto ancora Distefano «è sempre più debole finanziariamente». Di qui, appunto, l’invito degli esperti ai titolari perché acquisiscano una nuova consapevolezza imprenditoriale. «Il farmacista di oggi» ha detto Daniele Mascia, docente di economia alla Cattolica di Roma «deve masticare di gestione d’impresa, logistica, governo delle risorse umane e networking. Ma soprattutto, deve imparare a “leggere” gli scenari e i trend del momento come fanno i capitani d’impresa». «Le farmacie» ha ricordato dal canto suo Andrea Aguiari, commercialista «hanno vissuto finora in una realtà ovattata, non si sono accorti per tempo che il mondo stava cambiando». «La parola rischio» ha aggiunto un altro commercialista, Andrea La Civita «ha fatto capolino per la prima volta in questo comparto solo da qualche anno, ma il risultato è che ora le banche tendono a tirarsi indietro e i distributori fanno a gara per rientrare il più velocemente possibile dalle loro esposizioni». Ed ecco allora l’allarma del presidente di Credifarma, Carlo Ghiani: «Il 25% delle farmacie italiane incontra oggi difficoltà più o meno serie nel sostenere il proprio indebitamento. C’è di che preoccuparsi, perché se anche poi fallisse soltanto il 12% per cento delle farmacie, salterebbero a ruota i grossisti, le finanziarie e le banche. E’ un problema di sistema che richiede soluzioni di sistema».
Fonte: fenagifar, federfarma
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