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Pani è il direttore strategie delle agenzie regolatorie europee

Farmaci Redazione DottNet | 07/11/2013 15:43

Il direttore Generale dell’Aifa, Luca Pani, nel corso dell’incontro tenutosi ieri a Londra è stato eletto alla guida dell’European Union Management Board Telematic Committee (EUMBTC), ristrettissimo gruppo che ha il compito di ridisegnare le strategie e la programmazione informatica delle 28 Agenzie Regolatorie europee.

L’Aiaf è stata, infatti, la prima Agenzia che ha avuto il coraggio di affrontare i problemi generati da database obsoleti, incontrollabili e non validati tanto da varare una vera e propria rivoluzione informatica a cui tutte le altre Agenzie guardano con grande attenzione con la certezza di ottimizzare i processi, aumentare la capacità informativa e quindi contribuire alla razionalizzazione della spesa farmaceutica, soprattutto per quel che riguarda i prodotti ospedalieri dove il rapporto tra costo e benefici è spesso di difficile valutazione.  In quest’ottica, l’Aifa ha riprogrammato i Registri dei farmaci sottoposti a monitoraggio utilizzando degli standard innovativi a livello mondiale, ha progettato nuovi algoritmi per valutare l’innovazione e l’impiego delle nuove terapie e presenterà, la prossima settimana, un’altra esclusiva con la Banca Dati dei Farmaci certificata in un’ottica di sempre maggiore trasparenza e dematerializzazione. Tutte queste iniziative si inseriscono negli indirizzi auspicati dal Ministro della Salute Beatrice Lorenzin che, intervenendo ieri al Congresso dei medici di famiglia (FIMMG) in corso a Roma, ha affermato chiaramente che in un momento come quello che viviamo ora occorre prendere di petto i problemi e assumersi le proprie responsabilità per modificare, una volta per tutte, quello che non funziona nel nostro Servizio Sanitario Nazionale.

“Seppur coscienti delle problematiche che ogni cambiamento comporta, tanto più se questo avviene in tempi ristretti e in situazioni di emergenza” ha dichiarato Pani, “siamo certi che i risultati che otterremo costituiranno un punto di svolta fondamentale per tutte le strategie future che permetteranno al nostro Paese di giocare un ruolo di primo piano nel contesto farmaceutico europeo e internazionale. Come sempre, in queste situazioni, c’è chi ha paura di cambiamenti così significativi ma non è pensabile che i sistemi informativi di un’Agenzia importante come l’AIFA non siano in grado di rispondere alle sfide emergenti”.

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Fonte: aifa

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