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Il ruolo del farmacista nell’aderenza terapeutica

Farmacia Redazione DottNet | 11/11/2013 17:25

Quanto conta il farmacista nei casi di scarsa aderenza alle terapie degli anziani? Molto, spiega D'Ambrosio Lettieri, presidente dell'Ordine Farmacisti Bari e Bat e vicepresidente della Fofinel corso del convegno “Pharmaceutical care: efficacia delle cure e governo della spesa” di Bari.

Alla base della scarsa aderenza ci sono soprattutto motivi economici, conferma il politico: “In questi casi il ruolo del farmacista può essere decisivo perché è in casi come questo che la pharmaceutical care mette in campo un percorso virtuoso con lo scopo di ottenere la certezza dell'efficacia, il miglioramento della qualità della vita del paziente, il possibile contenimento della spesa.Identificazione, prevenzione e risoluzione di problemi connessi con l'assunzione di farmaci sono elementi che devono vedere coinvolti tutti gli operatori attraverso la creazione di una rete tra i diversi attori. Sul piano operativo vanno sviluppate tutte le iniziative idonee a realizzare nel loro insieme un'assistenza al paziente di tipo innovativo, multidisciplinare e integrato. Controllo del processo di impiego del farmaco, con la predisposizione di un dossier farmaceutico del paziente, controllo della prescrizione medica, promozione della informazione al paziente per sviluppare nuova consapevolezza e responsabilità nell'uso dei farmaci: questi gli interventi imprescindibili".

Nei paesi occidentali la scarsa aderenza al trattamento farmaceutico tra i pazienti affetti da malattie croniche arriva al 50% che raggiunge il 70% se si parla di pazienti inetà avanzataEun dati allarmante se si pensa che il 65%dei farmaci è destinato agli over 60. Il trattamento farmacologico può divenire, così, inefficace ed esporre il paziente a rischi concreti per la salute come lo sviluppo di resistenze, dipendenza e tossicità da sovradosaggio. Diventa perciò fondamentale realizzare una rete informatica che ponga in collegamento le aziende sanitarie locali con le strutture sanitarie ospedaliere e territoriali, favorendo la loro cooperazione per un corretto monitoraggio del consumo dei farmaci, anche facendo riferimento a banche dati di comune utilizzo.

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Fonte: ordine farmacisti bari

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