Stabilizzazione precari e tagli alla spesa: due obiettivi irrinunciabili per il Governo che a colpi di sforbiciate sta mettendo mano alla radicale ristrutturazione del servizio sanitario nazionale. "Fisseremo già la prossima settimana un incontro tra sindacati e ministero della Salute per parlare della stabilizzazione dei 35.000 precari della sanità – spiega il sottosegretario alla Salute Paolo Fadda -. La bozza del Dpcm è pronta e verrà spedita oggi. E' nostra intenzione cercare di emanare il testo, rispettando, anzi anticipando, i tre mesi di tempo previsti", a partire dall'entrata in vigore del decreto legge sulla Pubblica Amministrazione.
Fadda, precisa anche che la bozza di Dpcm preparata dal ministero della Salute, prevede norme concorsuali specifiche per l'assunzione di infermieri, medici e altre figure professionali, e che dopo l'esame dei sindacati passerà al vaglio delle Regioni. Intanto il commissario alla revisione della spesa, Carlo Cottarelli (nella foto), ha praticamente terminato il suo piano di lavoro che prevede una corposa rivisitazione della spesa sanitaria con una decisa riorganizzazione per abbattere i costi, in particolare i cosiddetti “costi standard”. Il programma di lavoro - fa sapere nella tarda serata di ieri il ministero dell'Economia - ''reca gli obiettivi e gli indirizzi metodologici dell'attività di revisione della spesa pubblica'' e prevede che il Comitato interministeriale per la Revisione della spesa si riunirà nei prossimi giorni per esaminarlo. Successivamente il piano sarà trasmesso alle Camere''. La spending review "credo che riserverà delle sorprese positive in tempi più brevi di quanto previsto" commenta a sua volta il sottosegretario all'Economia, Pier Paolo Baretta. Carlo Cottarelli, "sta lavorando sodo e ci sono già i primi segnali". I tagli verranno fatti con il cesello, analizzando le criticità comparto per comparto, per superare la logica delle riduzioni lineari che è stata la via più facile nei tanti momenti di emergenza degli ultimi anni. L'attuale governo ''è nella condizione ideale per attaccare il problema della spesa pubblica perché in un governo di larghe intese ciascuno taglia un po' la spesa degli altri'', ha detto Piero Giarda, che aveva messo a punto durante il governo Monti un dossier proprio sulla spesa pubblica, base di partenza anche per il lavoro di Cottarelli. E infatti tra i primi incontri del Commissario c'è stato proprio quello con l'ex ministro Giarda. ''Ci aspettiamo dei tagli selettivi e rimessi alle stesse amministrazioni che hanno padronanza della visione delle loro esigenze e delle loro disponibilità e delle esigenze dei cittadini in termini di servizi'', ha evidenziato il presidente emerito della Corte dei Conti Luigi Giampaolino. La spesa pubblica ammonta alla macro-cifra di 800 miliardi di euro ma una parte non è intaccabile. Ma nel mirino anche le tante municipalizzate, le consulenze, l'utilizzo degli immobili pubblici.
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Fonte: governo, fadda, ministero salute, ministero economia
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