Copertura assicurativa obbligatoria per Asl e Ospedali tramite compagnie assicurative e Fondi regionali di "autoassicurazione"; azione disciplinare obbligatoria in caso di colpa grave del personale sanitario, fino al licenziamento in caso di ripetuti casi di grave responsabilità. Sono alcune delle proposte avanzate dalla Fiaso, la federazione di Asl e ospedali, nel corso dell'audizione in commissione Affari sociali della Camera sulle proposte di legge in materia di responsabilità professionale.
Proposte rispetto alle quali il presidente Alberto Fabio Alberti (nella foto) ha rilevato più di un punto di convergenza ''e che è auspicabile giungano al più presto a conclusione del loro iter parlamentare perché gli oltre 31mila esposti annui che sommergono la sanità fanno lievitare i costi assicurativi e generano il fenomeno delle medicina difensiva". La ''paura di incappare in una causa sanitaria, secondo il Cergas Bocconi, - ha ricordato - genera un buon 10% di analisi e accertamenti non necessari, pari a una spesa di 13 miliardi''. '''Un servizio sanitario evoluto - ha detto il presidente Fiaso - deve farsi carico dei percorsi di cura nella loro interezza, anche riguardo la gestione degli eventi avversi, garantendo in caso di accertata responsabilità un equo risarcimento". Il sistema risarcitorio però ''sta producendo costi di difficile sostenibilità. Le polizze stipulate da medici e Asl ammontano infatti a un valore di 525 milioni e i costi sono destinati a lievitare''. Per questo FIASO ha anche proposto il potenziamento del software nazionale Simes per consentire a ministero della Salute e Regioni di raccogliere sistematicamente tutti i dati relativi ai sinistri denunciati e agli eventi sentinella.
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Fonte: fiaso, ministero della salute
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