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Fiaso, assicurazione obbligatoria per asl e ospedali

Sanità pubblica Redazione DottNet | 19/11/2013 16:38

Copertura assicurativa obbligatoria per Asl e Ospedali tramite compagnie assicurative e Fondi regionali di "autoassicurazione"; azione disciplinare obbligatoria in caso di colpa grave del personale sanitario, fino al licenziamento in caso di ripetuti casi di grave responsabilità. Sono alcune delle proposte avanzate dalla Fiaso, la federazione di Asl e ospedali, nel corso dell'audizione in commissione Affari sociali della Camera sulle proposte di legge in materia di responsabilità professionale.

 Proposte rispetto alle quali il presidente Alberto Fabio Alberti (nella foto) ha rilevato più di un punto di convergenza ''e che è auspicabile giungano al più presto a conclusione del loro iter parlamentare perché gli oltre 31mila esposti annui che sommergono la sanità fanno lievitare i costi assicurativi e generano il fenomeno delle medicina difensiva". La ''paura di incappare in una causa sanitaria, secondo il Cergas Bocconi, - ha ricordato - genera un buon 10% di analisi e accertamenti non necessari, pari a una spesa di 13 miliardi''.  '''Un servizio sanitario evoluto - ha detto il presidente Fiaso - deve farsi carico dei percorsi di cura nella loro interezza, anche riguardo la gestione degli eventi avversi, garantendo in caso di accertata responsabilità un equo risarcimento". Il sistema risarcitorio però ''sta producendo costi di difficile sostenibilità. Le polizze stipulate da medici e Asl ammontano infatti a un valore di 525 milioni e i costi sono destinati a lievitare''. Per questo FIASO ha anche proposto il potenziamento del software nazionale Simes per consentire a ministero della Salute e Regioni di raccogliere sistematicamente tutti i dati relativi ai sinistri denunciati e agli eventi sentinella.

 Quanto ai sistemi di autoassicurazione regionale (dei quali si avvalgono Emilia Romagna, Toscana, Liguria e Piemonte), Alberti ha sottolineato infine che "non è facilmente valutabile l'effettivo risparmio conseguito''. Per il ministro Lorenzin la medicina difensiva “Ci costa 18 miliardi all’anno che sono dovuti ad un eccesso di prescrizione causato dalla paura del medico di sbagliare e di incorrere nel reato di colpa medica. Ciò contribuisce ad un aumento delle polizze assicurative. La questione è delicata e c’è un tavolo aperto anche con le aziende assicuratrici. Si tratta di trovare un compromesso tra le esigenze del cittadino di veder sanzionato e risarcito un eventuale danno e quelle dei professionisti che hanno bisogno di essere tutelati in modo da poter svolgere il loro delicatissimo lavoro in tranquillità”.

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Fonte: fiaso, ministero della salute

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