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Troppe leggi limitano i farmaci anti dolore

Sanità pubblica Redazione DottNet | 02/12/2013 15:55

Troppe leggi e regolamentazioni sui farmaci oppioidi, come morfina e fentanyl, stanno rendendo difficile l'uso di questi medicinali, costringendo milioni di malati di cancro a soffrire dolori intollerabili. A spiegarlo è uno studio della 'Global Opioid Policy Initiative' (Gopi), che sulla rivista 'Annals of oncology' parla di uno ''scandalo globale''.

 I governi che regolamentano questi farmaci in modo eccessivo dovrebbero, invita la ricerca, considerare anche le conseguenze non volute di un accesso ristretto a questi farmaci e cambiare approccio. Oltre 4 miliardi di persone infatti vivono in Paesi, molti dei quali in via di sviluppo, dove le leggi, spesso imposte per il rischio di dipendenza da farmaci, lasciano i pazienti con dolori lancinanti. ''La strategia è nata con buone intenzioni - spiega Nathan Cherny, coordinatore dello studio - ma quando gli oppioidi sono iper-regolamentati, le misure per prevenire abusi sono eccessive e compromettono la capacità del sistema sanitario di guarire chi soffre di dolore''. Lo studio, condotto in Africa, Asia, Medio Oriente, America Latina e Caraibi, ha esaminato la disponibilità di 7 farmaci oppioidi, considerati essenziali dall'Oms per dare sollievo dal dolore del cancro ''La maggior parte della popolazione mondiale - continua Cherny - non ha accesso a questi farmaci e alle cure palliative per dolore acuto, post-operatorio, cronico e ostetrico''.

I farmaci presi in esame sono stati la codeina, l'ossicodone orale, il fentanyl transdermico, la morfina a rilascio immediato e rallentato, la morfina iniettabile e il metadone orale. Se in molti Paesi ci sono problemi di approvvigionamento degli oppioidi, il problema principale è l'eccesso di regolamentazione, che rende difficile ai medici prescrivere e somministrare questi farmaci per un legittimo uso medico. 

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Fonte: annals of oncology

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