"L'Aspartame e i suoi prodotti di degradazione sono sicuri per il consumo umano ai livelli di esposizione attuali": queste le conclusioni dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) nella sua prima valutazione completa del rischio dal dolcificante presentata oggi a Bruxelles.
I ricercatori in particolare "hanno escluso, a seguito di un approfondito esame delle prove fornite da studi condotti sugli animali e sull'uomo, il potenziale rischio collegato all'aspartame di causare danno ai geni e indurre il cancro". Sostengono inoltre "che l'aspartame non causa danni al cervello". Per quanto concerne la gravidanza, il parere sottolinea "l'assenza, per il feto in via di sviluppo, di rischi dovuti all'esposizione alla fenilalanina, derivata dall'aspartame, sulla base del consumo attuale, fatta eccezione per le donne affette da fenichetonuria (PKU). Quanto ai livelli di esposizione presi in esame, si riferiscono ad una dose giornaliera ammissibile di 40 mg/kg di peso corporeo che rappresenta, ha spiegato il portavoce dell'Efsa Stephen Pagani, "l'equivalente di cinque litri di bevanda dolcificata all'aspartame bevuta ogni giorno per tutta la vita".
Fonte: efsa
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