Saranno risarciti con due milioni di euro i genitori di una bimba nata invalida al 95% il 30 gennaio 2010 agli allora Ospedali Riuniti di Bergamo. Il risarcimento prevede il ritiro della querela da parte dei genitori nei confronti del medico e dell'ostetrica coinvolti.
All'epoca si era parlato di un presunto litigio in sala parto tra due operatori sulla necessità o meno di ricorrere al taglio cesareo con cui si era concluso il travaglio. Per la famiglia le cause di quanto accaduto erano da attribuire agli errori compiuti dai medici prima e durante il parto. L'ospedale ha sempre negato qualsiasi litigio in sala parto: le responsabilità sarebbero invece state da attribuire ai genitori, che non avrebbero autorizzato tempestivamente il ricorso al taglio cesareo, facendo perdere tempo prezioso al personale che stava assistendo la partoriente. Ieri davanti al giudice i genitori hanno accettato il maxi risarcimento. La piccola era nata asfittica, senza alcun parametro vitale attivo e tornata in vita grazie a un lavoro di rianimazione dei medici della Patologia neonatale. La bimba nacque cieca, incapace di deglutire il cibo e con un gravissimo ritardo psicomotorio. Le cartelle cliniche della bambina e della mamma, trentunenne di origine albanese, erano così state acquisite dalla polizia giudiziaria su richiesta del pm Giancarlo Mancusi, dopo che la neomamma, a febbraio 2010, aveva sporto denuncia. Si era così avviato un iter giudiziario proseguito per tre anni tra consulenze e udienze. Oggi i genitori hanno ritirato la querela, a fronte del maxi risarcimento.
Il tema della responsabilità professionale (clicca qui per l'intervista all'avvocato Vania Cirese) è molto sentito: la Commissione Affari Sociali ha avviato l’esame di 3 proposte di legge in materia di responsabilità professionale, due a firma di Benedetto Fucci (nn.259 e 262) e la terza di Raffaele Calabrò (n.1324). Obiettivo della n.259 è riportare a dimensioni fisiologiche il fenomeno del contenzioso giudiziario. È quindi prevista una delega al Governo per avviare vari interventi: l’obbligo della copertura assicurativa per ogni struttura che esercita attività chirurgica; l'identificazione di soglie di punibilità per la rilevanza penale; l'introduzione obbligatoria di un sistema di valutazione del rischio clinico; l'introduzione di forme di conciliazione obbligatoria, nonché la previsione della possibilità di avviare un'azione diretta per il risarcimento dei danni nei confronti dell'assicuratore.
Se l’articolo ti è piaciuto inoltralo ad un collega utilizzando l’apposita funzione
Fonte: ansa
Più formazione per vincere sfida arresto cardiaco improvviso
I vaccini sono adattati alla variante JN.1. Possibile la co-somministrazione dei nuovi vaccini aggiornati con altri
Bellantone: "la sicurezza dell’assistito è un pilastro fondamentale della qualità delle cure ed è un diritto inalienabile di ogni persona"
"Uso corretto delle risorse non avviene in tutte le regioni"
Più formazione per vincere sfida arresto cardiaco improvviso
I vaccini sono adattati alla variante JN.1. Possibile la co-somministrazione dei nuovi vaccini aggiornati con altri
Bellantone: "la sicurezza dell’assistito è un pilastro fondamentale della qualità delle cure ed è un diritto inalienabile di ogni persona"
"Uso corretto delle risorse non avviene in tutte le regioni"
Commenti