Crescono in Italia le persone affette da cronicità (malattie cardiovascolari e respiratorie, diabete, tumori, eccetera) e in particolare coloro che lamentano tre o più patologie croniche. L’indicazione arriva da un’indagine condotta dall’Istat tra il 2012 e l’anno appena passato su un campione di 60 mila famiglie.
I dati sono stati pubblicati a fine dicembre e ne fornisce una sintesi sul proprio blog Gavino Maciocco, docente di Politica sanitaria all’università di Firenze. La ricerca, in particolare, valuta in circa 9 milioni (ossia il 14,8% dell’intera popolazione) le persone che soffrono di almeno una malattia cronica grave e in 8 milioni e mezzo (13,9%)quelle che lamentano problemi legati alla multicronicità, ossia la compresenza di tre o più malattie croniche.
L’incidenza di queste due categorie di malati, ovviamente, cresce con l’aumentare dell’età, ma già a 55 anni un italiano su cinque risulta affetto da una cronicità grave e tra i più anziani (over 75) il rapporto sale a quasi una persona su due. Le donne, dal canto loro, presentano per tutte le classi di età, superiori ai 14 anni, tassi di multicronicità più alti degli uomini, ma sono meno colpite da patologie gravi dopo i 50 anni.
Messi a confronto con i risultati di un’analoga indagine condotta nel 2005, poi, i dati rivelano che cronici e “multicronici” sono aumentati in sette anni di circa un punto e mezzo per ogni gruppo, a causa soprattutto dell’invecchiamento demografico. L’incremento è interamente concentrato nelle donne anziane (65 anni e più) per le quali, rispetto al 2005, si osserva un aumento del tasso standardizzato di multicronicità, dal 44,6% al 49,3%.
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Fonte: federfarma, filodiretto
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