Qualcuno dei nostri lettori lo aveva ipotizzato: il sistema del Portale dell'automobilista che gestirà il rinnovo delle patenti di guida sarà in grado di sopportare il carico improvviso di migliaia di richieste? Ebbene, come da copione, il primo giorno la piattaforma è andata in tilt creando il solito gran caos tra Asl, medici e istituzioni varie.
E per giunta solo il giorno dell'avvio delle nuove procedure è stato consegnato agli addetti ai lavori il manuale con le istruzioni (clicca qui per scaricare il documento completo). “Errore, servizio non disponibile" la lapidaria frase apparsa il 9 gennaio sui monitori dei camici bianchi preposti alle visite mediche. Eppure già a metà dicembre i medici dell'Asl avevano sottolineato l'impossibilità di farsi trovare pronti. "Si prepara un casino simile a quello con l'Inps per gli invalidi civili, perché non prevedono la cooperazione applicativa con i programmi già in essere nelle ASL", scriveva un medico Aal sul sito specializzato Tom's Hardware. Già, ma il problema qual è? La questione sta tutto nell'incrocio tra hardware e software: l'interoperabilità tra la banca dati del Portale dell'Automobilista e i singoli medici forse è stata data troppo per scontata. E questo sarà argomento di discussione nella prossima Conferenza Stato-Regioni fissata per il 16 gennaio. Intanto, come ha fatto Tom's Hardware, leggendo il documento di un consulente si scopre che “[...] le Aziende sanitarie non potranno ottemperare nei tempi previsti alle disposizioni indicate, vista la necessità di riorganizzare l'attività certificativa con attrezzature informatiche (scanner, computer, etc.) il cui acquisto prevede oltre all'impiego di risorse economiche [...] peraltro non preventivate anche l'istituzione e l'espletamento di gare di appalto". Tuttavia l'aspetto più grave però riguarda la procedura in caso di malfunzionamenti: i medici dovrebbero affidarsi a un call center. Ma secondo l'esperto sarebbe impossibile a causa del cospicuo numero di visite giornaliere. "In definitiva, si reputa indispensabile contemplare un congruo periodo di sperimentazione del Sistema informatico, anche perché contatti informali intrapresi da fornitori di applicativi non hanno sortito effetti circa l'ottenimento delle specifiche dei tracciati record per creare l'interfaccia e dare così luogo ad una cooperazione applicativa per le realtà aziendali informatizzate", conclude l'esperto. Ovvero non c'è stato un periodo adeguato di rodaggio prima di dare il via libera all'iniziativa. Per cui gli automobilisti italiani che nei prossimi giorni si ritroveranno con la patente in scadenza dovranno come sempre recarsi dal medico per la visita, e poi sperare che qualcuno abbia risolto. In caso contrario usciranno dagli uffici con un foglietto temporaneo (come oggi). E prima o poi riceveranno qualcosa. Secondo i tecnici occorreranno almeno 20 giorni affinché il sistema vada a a regime e che funzionerà così: il medico chiamato a confermare il possesso dei requisiti fisici, al quale bisognerà consegnare, come adesso, una fototessera recente, invece di compilare un modulo cartaceo da inviare a Roma, accederà al nuovo sistema informatico del ministero delle infrastrutture e farà tutto online. Alla fine, il tempo di compilare tutti i campi della "maschera" informatica, stamperà una ricevuta dell'avvenuta conferma di validità che consegnerà al titolare e che, come adesso, gli consentirà di guidare in attesa del nuovo documento. Che però non sarà più il classico tagliando adesivo da applicare alla vecchia patente, bensì una patente nuova di zecca, in policarbonato, che il ministero promette di consegnare a casa del titolare nel giro di qualche giorno. Il tutto costerà, come adesso, 25 euro (oltre al costo della visita medica e della fotografia), cioè 16 euro di marca da bollo e 9 euro di diritti motorizzazione. Al postino, poi, bisognerà pagare il costo della posta assicurata, a carico del destinatario, con cui sarà spedito il nuovo documento, 6,80 euro.
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