Farmacie pubbliche senza acquirenti a Grosseto, dove mercoledì è andata deserta la prima asta per la vendita della spa gestita in partecipazione da municipio, comune di Scansano e Codifarma. E’ un copione che ormai si ripete di frequente in questo genere di alienazioni: colpa di una domanda che non è più quella di un tempo o di richieste economiche che, invece, sono ancora quelle di un tempo.
Comunque sia, il fallimento della gara grossetana rischia di rimettere tutto in discussione, perché una clausola del bando stabilirebbe che in caso di mancata cessione tutti gli accordi di covendita tra i soci decadono. In sostanza, l’operazione dovrà ripartire da zero e a quel punto l’amministrazione potrebbe anche avere un ripensamento, visto che una parte delle forze politiche e della cittadinanza continua a essere contraria alla cessione.
Asta deserta anche a Ceriate, in provincia di Savona: era settembre e l’offerta base per l’acquisto della farmacia municipale ammontava a circa 2 milioni di euro, ma nessuno si fece avanti. Il comune ha valutato seriamente l’ipotesi di abbassare la base d’asta ma alla fine il nuovo bando, pubblicato la settimana scorsa, riconferma la prima richiesta. Problemi anche a Campobasso, dove il comune vorrebbe vendere una delle tre farmacie presenti in città ma una raccolta di firme cerca di scongiurarlo; quella farmacia, però, l’amministrazione aveva già cercato di darla via, l’anno scorso: la prima gara, base d’asta 2,3 milioni di euro, andò deserta e la stessa fine fece anche la seconda, nel giugno, nonostante una cospicua sforbiciata dalla richiesta iniziale (scesa a 1,6 milioni).
Fonte: federfarma
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