In un futuro supertecnologico potremo alleviare il dolore alla schiena con un emettitore di microscariche, analizzare il nostro stile di vita con un cerotto usa e getta, indossare un gilet per sottoporsi all'holter pressorio ma anche lenti a contatto per monitorare il diabete.
E questo futuro non è poi così lontano. Dopo Google Glass e smartwatch la tecnologia indossabile sta invadendo la medicina con esperimenti - come ci ha mostrato anche l'ultimo Ces di Las Vegas - che fino a qualche anno fa erano davvero impensabili. L'ultima novità è di Google: sta testando un prototipo di lenti a contatto in cui è inserito un microchip grande come un glitter in grado di migliorare la vita quotidiana dei diabetici, monitorando al secondo i livelli di glucosio. Anche Apple si sta applicando alla medicina: ha arruolato esperti del settore per aggiungere, molto probabilmente, al suo iWatch (l'orologio-pc atteso da tempo) funzioni come il monitoraggio di pressione e metabolismo. Funzioni che forse potremmo vedere anche sull'iPhone dove c'è già il riconoscimento delle impronte e un domani magari lo scanner della retina (allo studio anche sul Samsung Galaxy S5). E pure Microsoft ci prova: sta testando un reggiseno con dei sensori rimovibili capaci di 'capire' l'umore di chi lo indossa e regolare la fame nervosa. E microchip messi su un braccio paralizzato possono leggere gli stimoli dei neuroni e tradurli in movimento e in futuro anche migliorare il senso del tatto (lo hanno spiegato ricercatori della Case Western Reserve University al Mit Technology Review). Tra gli oggetti più bizzarri visti all'ultimo Ces di Las Vegas c'era una strana casacca, tipo gilet, indossata sopra una t-shirt: è il Wireless Ambulatory Blood Pressure Monitor, un nuovo gadget dedicato alla misurazione continua della pressione arteriosa da inviare al proprio smartphone via bluetooth.
Fonte: ansa
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