Cresce il numero dei titolari che si affidano alle banche per rifinanziarsi o ristrutturare il proprio debito. Ma la crisi continua a mordere il canale con un’intensità assai minore di altri comparti della piccola e media impresa. E’ la fotografia che arriva dall’incontro organizzato lunedì sera a Milano da Federfarma provinciale in collaborazione con Credifarma e Bnl-Bnp Paribas per illustrare ai farmacisti gli strumenti finanziari dei due operatori.
Bastano i dati offerti da Marco Alessandrini, responsabile del Segmento Business di Bnl: negli ultimi due anni i crediti concessi alle farmacie dall’istituto sono cresciuti del 21%, quasi il doppio rispetto alla media totale delle Pmi. Ma a dodici mesi dalla delibera che autorizza il finanziamento, la farmacia registra un tasso di default dello 0,22%, circa un nono della media proveniente da tutti gli impieghi della banca (1,79%) e un costo rischio di 0,7 punti a fronte di un valore medio del 94,6. «La farmacia» ha detto Alessandrini «è uno dei pochi settori che beneficia di un contesto positivo». Confermano il quadro anche i dati sugli esiti dei crediti: il 32% delle farmacie che negli ultimi due anni si sono rivolte a Bnl-Bnp Paribas per un finanziamento hanno poi registrato una crescita del proprio fatturato, il 50% lo ha visto stabilizzarsi e solo il 18% ha lamentato un calo.
Il sospetto, in sostanza, è sulle sofferenze del comparto abbia sì pesato la crisi, ma anche l’impreparazione imprenditoriale di molti titolari. Lo ha detto senza giri di parole Carlo Ghiani, presidente di Credifarma, che a Milano ha fatto l’elenco dei “peccati” capitali da imputare alla categoria: gestioni poco accorte, spese inutili, prelievi eccessivi, inadeguata capitalizzazione, acquisto di farmacie a prezzi fuori mercato, assenza di cultura finanziaria e controllo dei costi di gestione. Inadeguatezze, ha concluso Ghiani, che in passato erano rimaste nascoste dietro ai fatturati e oggi invece non sono più sostenibili.
Federfarma e Sunifar ricorda che è possibile accedere ai fondi di solidarietà: .
Federfarma
Si tratta di un’iniziativa di solidarietà che in realtà esiste da tempo e ha consentito di erogare, fino ad oggi, ad un’ampia platea di farmacie, una somma complessivamente pari a 2.324.835,30 di euro, che diverrà quindi di circa 3.000.000 di euro al termine della ripartizione di questa quinta edizione. L’importo stanziato in bilancio per questa edizione del Fondo di solidarietà ammonta a 601.075,35 euro e l’entità del contributo spettante sarà stabilita dal Consiglio di Presidenza sulla base di criteri di progressività, avuto riguardo alle domande pervenute, alle disponibilità del Fondo e ai requisiti di fatturato e di reddito dichiarati dai richiedenti.
“Sono attualmente in corso le procedure volte alla predisposizione della graduatoria relativa all’assegnazione del fondo di solidarietà nei confronti delle piccole farmacie per l’anno 2012”, spiega Federfarma che ricorda come i termini di presentazione della domanda, corredata dalla prevista documentazione, da parte dei titolari potenzialmente interessati sono scaduti il 30 novembre 2013.
Farmacie rurali Enpaf
E’ attualmente in corso l’iniziativa disposta dall’Enpaf per l’erogazione di un contributo straordinario una tantum, a carico della gestione assistenza, a favore dei titolari di farmacie rurali sussidiate ubicate in comuni, frazioni o centri abitati con popolazione non superiore a 1.
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Fonte: federfarma, qs
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