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Contro l'otite del nuotatore meglio gli antibiotici in gocce

Otorinolaringoiatria Redazione DottNet | 10/02/2014 15:42

Meglio gli antibiotici in gocce, se necessario, che sotto forma di pillola per trattare l'otite esterna o 'del nuotatore', infezione del canale uditivo solitamente molto dolorosa, che si verifica in genere quando l'acqua resta intrappolata nel canale uditivo e i batteri si moltiplicano.

 E' questa l'indicazione contenuta nelle nuove linee guida, redatte da esperti dell'American Academy of Otolaryngology - Head and Neck Surgery Foundation, pubblicate sulla rivista della fondazione e segnalate anche dall'Aifa sul suo sito. ''L'orecchio del nuotatore può causare dolore intenso - spiega Richard Rosenfeld, che ha contribuito a redigere la nuova linea guida - Le gocce offrono un sollievo rapido, ma circa un terzo dei casi sono trattati con antibiotici per via orale, che sono inefficaci e promuovono l'insorgere di resistenze agli antibiotici''. L'indicazione arriva da nuove sperimentazioni cliniche, con la partecipazione dei pazienti. L'orecchio del nuotatore è un disturbo molto comune e solo negli Usa colpisce circa un americano su 123 ogni anno.

Oltre al nuoto, le persone possono contrarre la patologia tramite traumi all'orecchio, stress, sudore e allergie. Tra i sintomi c'è gonfiore, prurito, perdita dell'udito e dolore, specialmente quando viene tirato il lobo dell'orecchio o durante la masticazione.  Secondo i medici americani, ''le pillole sono semplicemente inefficaci. I batteri responsabili non sono vulnerabili agli antibiotici per via orale, che non riescono ad arrivare al canale uditivo in modo sufficiente''. Tuttavia, conclude lo studio, gli antibiotici orali possono essere adeguati in taluni casi, ad esempio quando un'infezione viaggia al di fuori del canale uditivo. I medici inoltre devono valutare in modo tempestivo il dolore del paziente e raccomandare antidolorifici.

Fonte: aifa, ansa

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