Il cancro alla prostata potrebbe essere una malattia a trasmissione sessuale causata da una comune e silente infezione che si trasmette con i rapporti, la tricomoniasi, che spesso rimane silente. E' questa la teoria su cui stanno lavorando alcuni ricercatori dell'università della California, che hanno pubblicato il loro studio sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences (Pnas).
La tricomoniasi si stima che colpisca circa 275 milioni di persone nel mondo ed è la più comune infezione non virale a trasmissione sessuale. Chi ne soffre, spesso non ha sintomi e non sa di averla. Gli uomini possono sentire delle irritazioni nel pene, o dei bruciori dopo la minzione o l'eiaculazione o avere delle perdite, mentre le donne possono avere dei crampi ai genitali, problemi nell'urinare o perdite. Gli scienziati hanno effettuato in laboratorio dei test su cellule umane della prostata, scoprendo che la tricomoniasi aiuta il cancro a crescere. Questo non è il primo studio a suggerire un legame tra quest'infezione e il cancro alla prostata.
fonte: ansa
Sono un antiepilettico e un farmaco per il colesterolo che insieme sono in grado di modificare la biologia del tumore e potenziare l'effetto della chemioterapia
Dal melanoma al seno. Da studiare il fenomeno della resistenza in certi pazienti
Ricercatori di IEO e dell’Università degli Studi di Milano scoprono come farmaci già in uso possono essere potenzialmente efficaci contro tumori con una diffusa anomalia genetica
I nuovi dati dello studio MARIPOSA, presentati alla World Conference on Lung Cancer 2024, hanno confermato una superiorità clinica a lungo termine della terapia amivantamab più lazertinib rispetto alla monoterapia con osimertinib
Sono un antiepilettico e un farmaco per il colesterolo che insieme sono in grado di modificare la biologia del tumore e potenziare l'effetto della chemioterapia
Dal melanoma al seno. Da studiare il fenomeno della resistenza in certi pazienti
Ricercatori di IEO e dell’Università degli Studi di Milano scoprono come farmaci già in uso possono essere potenzialmente efficaci contro tumori con una diffusa anomalia genetica
I nuovi dati dello studio MARIPOSA, presentati alla World Conference on Lung Cancer 2024, hanno confermato una superiorità clinica a lungo termine della terapia amivantamab più lazertinib rispetto alla monoterapia con osimertinib
Commenti