«Integrare la dieta con supplementi va bene quando questo viene fatto in modo mirato, così come indicato dalle raccomandazioni degli Istituti di Sanità Pubblica e dalle linee guida sull’argomento».
L’Italia, a differenza di altri Paesi, è sempre attenta ad evitare eccessi ed usi immotivati di cibi fortificati, cioè addizionati artificialmente con vitamine, acido folico o altro. Ma quali sono le giuste quantità di acido folico da assumere? E’ questa la domanda che si pongono gli esperti, domanda a cui la Dott.ssa Taruscio, Direttrice del Centro nazionale Malattie rare dell’Istituto Superiore di Sanità, risponde: «Si raccomanda alle donne che pianificano una gravidanza (e non solo) di assumere 400 mcg al giorno di acido folico».
Tale quantitativo, è infatti in grado di coprire il fabbisogno dell’embrione e aiuta a prevenire importanti malformazioni congenite, in particolare, difetti del tubo neurale, soprattutto durante la formazione e lo sviluppo del sistema nervoso.
Anche la scelta dei tempi e la durata della somministrazione risultano fondamentali per un buon esito della prevenzione che vede un’assunzione da almeno un mese prima del concepimento a tutto il primo trimestre di gravidanza con plausibili ulteriori benefici potenziali dati da un‘estensione della finestra terapeutica all’intera età fertile, dal periodo in cui la donna inizia ad essere sessualmente attiva.
Alla supplementazione con acido folico , va comunque sempre abbinato un tipo di alimentazione varia ed equilibrata, che preveda un buon apporto di folati naturali attraverso l’assunzione di frutta e verdura.
Quindi si alla supplementazione ma nelle giuste dosi e nelle condizioni e nei tempi consigliati
Articolo sponsorizzato da Italfarmaco S.p.a.
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