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Il Ministero chiede 1,2 miliardi di risarcimento a Novartis e Roche

Farmaci Redazione DottNet | 28/05/2014 21:26

Una richiesta di risarcimento danni pari a 1,2 miliardi di euro in tre anni. E' quella fatta dal ministero della Salute alle aziende farmaceutiche Novartis e Roche per la vicenda relativa l'ipotesi di 'cartello' tra i due colossi del farmaco, a fini economici, per incentivare l'utilizzo di un farmaco per gli occhi più costoso, Lucentis, rispetto ad un altro di pari efficacia, Avastin, meno costoso ma utilizzato come farmaco off-label, ovvero fuori dalle indicazioni previste. Una richiesta danni pari a 14 milioni di euro è stata invece avanzata dal ministero all'azienda Pfizer.


La richiesta danni alla Pfizer si riferisce, spiega il dicastero, al ''comportamento di abuso di posizione dominante in relazione alla commercializzazione del farmaco Xalatan''. In seguito invece alla delibera AGCM del febbraio 2014, che ha qualificato il comportamento delle società F.Hoffmann-La Roche Ltd, Roche Spa, Novartis AG e NOVARTIS Farma S.pA. come "un'intesa orizzontale restrittiva della concorrenza finalizzata alla commercializzazione del farmaco Lucentis molto più costoso del farmaco Avastin, ad esso equivalente", il ministero ha richiesto a queste società ''il risarcimento di tutti i danni patrimoniali (circa 45 milioni nel 2012, 540 milioni nel 2013 e 615 milioni nel 2014) e non patrimoniali arrecati illecitamente al SSN''.  

 

La richiesta danni a Novartis e Roche si aggiunge ai 180 mln di multa comminati dall'Antitrust alle aziende per la stessa vicenda. Intanto, Roche e Novartis hanno oggi rinunciato a richiedere la sospensiva della multa erogata due mesi fa dall'Antitrust per la contrapposizione Avastin versus Lucenti, messa in discussione questa mattina presso il TAR del Lazio. A renderlo noto e' la Societa' Italiana di Oftalmologia, la Soi, parte attiva nella vicenda e nella denuncia dell'accordo sanzionato dall'Autorita'. "Evidentemente la memoria tecnico scientifica presentata in giudizio da Soi - afferma Matteo Piovella, Presidente della Società - è stata sicuramente articolata e circostanziata meglio tra quelle presenti sotto il punto di vista medico scientifico e ha suggerito la predetta decisione poiché in caso contrario molto probabilmente il TAR avrebbe respinto quanto richiesto da Roche e Novartis". Il merito del giudizio per giungere alla sentenza definitiva è stato fissato per i primi giorni di novembre. Nel frattempo, dunque, la decisone dell'Antitrust rimane efficace e la sanzione pecuniaria dovrà essere pagata dalle case farmaceutiche.

 

La motivazione della decisione precisa è chiarita dalla stessa Novartis in una nota: ''Presentare istanza di sospensiva della decisione adottata dall'Antitrust è una facoltà processuale delle parti; Novartis ha deciso autonomamente di rinunciare a discutere tale istanza di sospensiva poiché interessata a giungere ad una definizione sul merito del giudizio circa la illegittimità della decisione assunta dall'Antitrust in tempi brevi, considerata la rilevanza e la complessità del caso'', precisa l'azienda

 

La risposta di Roche: Il Presidente della Società oftalmologica italiana (Soi) ''ancora una volta confonde e mistifica. Roche ha fiducia nel TAR che oggi ha preso la decisione richiesta da noi''. Lo afferma l'azienda farmaceutica in una nota. ''Non è sorprendente che il Presidente della SOI abbia ancora una volta confuso e mistificato ciò che è accaduto, estendendo la propria autoreferenzialità dall'ambito scientifico a quello giuridico. La decisione di Roche di non chiedere la sospensiva - spiega l'azienda - è dettata dalla sola volontà di accelerare la discussione nel merito del provvedimento, per giungere così ad una sentenza senza ogni ulteriore dilazione. La scelta di accelerare quanto più possibile la decisione di primo grado da parte del TAR è dettata dalla determinazione di Roche di chiarire quanto prima la correttezza del proprio operato, auspicando così di frenare l'incontenibile proliferazione di inesattezze che il Presidente della SOI non manca di dispensare con cadenza pressoché quotidiana''. Roche, si legge nella nota, ''è fiduciosa che possa essere il TAR Lazio la sede in cui discutere in modo approfondito le tematiche oggetto del ricorso, valutando anche - per quanto di competenza - i profili scientifici che il Presidente della SOI si ostina a banalizzare''.

fonte: ansa

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