Modelli più in voga e colori di tendenza. E' l'estetica a guidare l'acquisto degli occhiali da sole per l'89% degli italiani, che troppo spesso ignorano dunque la qualità. E' quanto emerge dai dati diffusi in occasione della MIDO (Mostra internazionale di ottica, optometria e oftalmologia). Circa il 65% del campione, poi, non verifica la presenza del marchio CE, che attesta la capacità delle lenti di filtrare i raggi Uv, la resistenza meccanica agli urti, l'assenza di effetti correttivi o di distorsioni delle immagini. Mentre il 59% non ne conosce addirittura il significato. Lo conferma anche l'elevato numero di contraffazioni circolanti in Italia (nel 2004 sono stati sequestrati oltre 620 mila occhiali falsi e molti sequestri sono avvenuti a cura della Guardia di Finanza proprio durante il MIDO). Non solo. Il 70% delle famiglie italiane non utilizza occhiali da sole per i figli tra i 4 e i 10 anni. Una risposta al problema viene offerta dalla recente norma pubblicata dall'UNI, Ente Nazionale Italiano di Unificazione: UNI EN 1836 Protezione personale degli occhi - Occhiali da sole, filtri per la protezione contro le radiazioni solari per uso generale e filtri per l'osservazione diretta del sole. Obiettivo principale, accrescere ulteriormente gli standard qualitativi degli occhiali da sole italiani.
Ma anche fornire ai consumatori un prezioso vademecum nella scelta di questo indispensabile strumento di protezione, oltre che un accessorio di moda. La norma UNI specifica le caratteristiche (meccaniche, ottiche, eccetera) degli occhiali da sole e dei filtri solari che non siano lenti correttive. La norma si applica alle lenti di uso comune (incluse quelle che vengono utilizzate in strada durante la guida), mentre non riguarda quelle per la protezione dalle radiazioni da sorgenti di luce artificiali (ad esempio solarium) o le lenti di protezione degli occhialoni da sci. Per rispettare i requisiti fondamentali definiti dalla norma, dal punto di vista 'meccanico' gli occhiali da sole sicuri devono essere privi di parti sporgenti, o di spigoli vivi che possono causare disagio o addirittura lesioni.
Lo rivela uno studio pubblicato sul British Medical Journal e condotto da Lingyi Liang, dello State Key Laboratory of Ophthalmology, Zhongshan Ophthalmic Center, presso la Sun Yat-sen University nel Guangdong in Cina
L'esperto spiega i cinque principali problemi oculari che possono presentarsi in estate
In Italia 2 mila casi l'anno ma il 50% non risponde alle cure
"Oltre a maculopatia, cataratta e distacco della retina. Per questo motivo va sempre monitorata attentamente"
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