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Ferrara, con Avastin più effetti collaterali gravi

Farmaci Redazione DottNet | 13/06/2014 13:57

"Avastin è associato ad un aumento statisticamente siginficativo di effetti collaterali gravi", "ma non spetta a me commentare la decisione dell'Aifa". Così Napoleone Ferrara, uno dei maggiori scienziati mondiali, italiano con cittadinanza statunitense e Senior Deputy Director al Moores Cancer Center dell'University of California a San Diego, risponde alla richiesta di un commento sulla decisione dell'Agenzia del farmaco italiana (Aifa), di reinserire Avastin, nella lista dei farmaci off label.

 Secondo Ferrara, vincitore del Lasker Award per la scoperta del Vegf, molecola responsabile della angiogenesi tumorale e della maculopatia senile, Avastin e Lucentis, prodotti dalle due case farmaceutiche Roche e Novartis, "sono entrambi efficaci nel trattare la vascolarizzazione e la degenerazione maculare nell'anziano" tuttavia "Avastin provoca effetti collaterali più gravi del Lucentis". "Ci sono - spiega a margine del II Congresso Internazionale delle Neuroscienze in corso a Roma - negli Stati Uniti, studi di fase III che paragonano gli effetti dei due medicinali". D'altronde, prosegue, il primo è un anticorpo 'completo' che circola nel plasma per 3 settimane ed "è stato associato a contaminazione e rischi", il secondo è un frammento di anticorpo e "sparisce in un ora".

"Questo - chiosa - suggerisce che il Lucentis può avere minori effetti collaterali, specialmente in pazienti cardiovascolari" ed è sprovvisto di una componente, presente nell'Avastin, associabile a infiammazioni". "Questa è una differenza fondamentale tra i due" e "per questo negli anni '90 utilizzammo il frammento di anticorpo nei pazienti con degenerazione maculare senile".

 

fonte: ansa

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