In merito alle segnalazioni relative a temporanea indisponibilità sul mercato nazionale di medicinali indispensabili per la cura e per la continuità terapeutica di determinate patologie il Ministero ha emanato una circolare rivolta a tutti gli operatori della filiera del farmaco e alle autorità territoriali richiamandoli alla puntuale e corretta osservanza di quanto disposto in materia dal decreto legislativo 17/2014 per contrastare il fenomeno dell’indisponibilità territoriale di determinati medicinali presso le farmacie.
In particolare nella circolare viene ribadito che non possono essere sottratti alla distribuzione e alla vendita per il territorio nazionale, praticando esportazione parallela, i medicinali per i quali sono stati adottati specifici provvedimenti al fine di prevenire o limitare stati di carenza o indisponibilità anche temporanea sul mercato. Inoltre viene ricordato il principio dell’ “obbligo del servizio pubblico” che impone ai grossisti di garantire in permanenza un assortimento di medicinali sufficiente a rispondere alle esigenze di un territorio geograficamente determinato, nei limiti di cui i detti medicinali siano forniti dalle aziende farmaceutiche, e di provvedere alla consegna delle forniture richieste in tempi brevissimi. Un compito rilevante è affidato al farmacista che deve procedere,direttamente o attraverso le associazioni rappresentative della categoria,ad effettuare una apposita segnalazione all’autorità territorialmente competente (Regioni, Provincie autonome, o altre autorità individuate dalla normativa territoriale) di irreperibilità del farmaco nella rete distributiva territoriale nonché l’indicazione del distributore all’ingrosso che non ha provveduto alla fornitura.
"Mi sembra che ora si cominci ad affrontare adeguatamente il problema delle carenze di medicinali, che ormai ha raggiunto livelli incompatibili con il buon funzionamento del servizio farmaceutico e con la tutela della salute". Lo afferma il presidente della Federazione degli Ordini dei farmacisti italiani (Fofi), Andrea Mandelli, commentando la circolare del ministero della Salute che ha raccomandato a tutta la filiera del farmaco il rispetto delle normative vigenti in tema di esportazione parallela e segnalazioni delle carenze. Le esportazioni parallele di farmaci, sottolinea Mandelli, ''non devono compromettere l'accesso alle cure dei cittadini''. La Federazione degli Ordini, spiega Mandelli in una nota, ''ha denunciato il fenomeno ed è stata tra i promotori del protocollo d'intesa per la gestione delle carenze siglato con le organizzazioni della filiera produttiva e distributiva del farmaco. Però, nel momento in cui cominciano a essere irreperibili antibiotici di prima scelta e farmaci cardiovascolari di uso comune, è evidente che c'è stato un ulteriore aggravamento e che si è perso di vista il fatto che, pur essendo legali e lecite le attività di esportazione più o meno parallela, c'è un obbligo preciso a non mettere a repentaglio l'accesso al farmaco da parte dei cittadini''.
fonte: ministero della Salute
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