Scende il numero delle denunce legate a infezioni nelle strutture sanitarie pubbliche ma ne aumenta la gravità, tanto che in un caso su dieci provocano la morte del paziente.
E' quanto emerge dal report MedMal di Mars che, per il 2012 - ultimo anno della ricerca - segnala anche una spesa in crescita per i risarcimenti e pari oltre 14 milioni di euro, contro una media annua di 6,7 milioni. Il costo medio per evento è di 115.000 euro, ma con picchi che nel 2012 hanno toccato i 145.000 euro. Nonostante le numerose campagne di formazione e informazione per operatori e pazienti, in Italia le infezioni sono fra le prime 10 cause di denunce di sinistro in sanità e fra le prime 5 voci di spesa per risarcimenti. Complessivamente ne vengono denunciate più al nord Italia (65% dei casi), seguito dal centro (30%) e dal sud (4,5%).
Più della metà dei casi (il 63% del totale) è riferibile all'area chirurgica, in particolare Ortopedia e Traumatologia (28,5%), il che, secondo il rapporto MedMal "porta a ipotizzare che la principale causa sia una carenza nell'utilizzo delle precauzioni standard durante e dopo l'intervento". Le denunce di infezioni in sanità pubblica, dicono i dati, si stanno riducendo: ne sono state segnalate 104 nel 2012 contro le 127 del 2011, ma ne è invece accresciuta la gravità, visto che il 9,3% porta al decesso contro l'8,2% dell'anno precedente. Sul totale delle richieste di risarcimento danni raccolte dal 2004 al 2012, si calcolano poco più di 3 infezioni ogni 100 casi di denuncia, (1240 su un totale di 38.354), corrispondenti a 1 evento ogni 1.000 interventi chirurgici. Più della metà dei casi avviene in ospedali di primo livello, mentre considerando il numero medio di sinistri per struttura, gli ospedali maggiormente esposti sono quelli universitari e quelli ortopedici.
Fonte: mars
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