«Nonostante l’aumento dell’utilizzo di farmaci antiasmatici, il controllo dell’asma nel nostro paese è complessivamente scarso»
Premessa
L’asma è un problema mondiale e un consistente onere sociale ed economico per i sistemi sanitari. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, ci sono tra i 100 e i 150 milioni di persone che soffrono di questa condizione in tutto il mondo. Le morti associate alla malattia, sempre secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), sono circa 180mila ogni anno.(1)
Secondo la Global Initiative for Asthma (GINA), sono addirittura 300 milioni le persone nel mondo che soffrono della malattia, una ogni 20. In Europa, secondo Gina, ci sono oltre 30 milioni di asmatici.(1)
In Italia, si stima che ogni anno circa nove milioni di persone si ammalano di allergie respiratorie derivanti dalla presenza di pollini nell’aria e quattro milioni di essi ricorrono a cure. Si calcola che circa il 15-20 per cento della popolazione italiana soffre di allergie, fenomeno in crescita, soprattutto tra i più giovani e le donne.(1)
L’Italian Study on Asthma in Young Adults(studio ISAYA), un’indagine multicentrica condotta tra il 1998 e il 2000 in nove città italiane (Ferrara, Pavia, Sassuolo, Torino, Udine, Verona, Pisa, Sassari e Siracusa), su 3000 persone tra i 20 e i 44 anni, ha permesso di evidenziare una notevole differenza delle manifestazioni asmatiche sul territorio nazionale. Lo studio ha messo in evidenza che, la malattia è più presente nelle zone mediterranee che in quelle continentali e la sua prevalenza cresce all’aumentare della temperatura media e al diminuire dell’escursione termica. Inoltre è emerso che, nonostante l’aumento dell’utilizzo di farmaci antiasmatici, il controllo della malattia nel nostro paese è complessivamente scarso, con un conseguente elevato carico individuale e sociale.(1,2)
Partendo dai risultati dello studio ISAYA la dott.ssa Lucia Cazzoletti, insieme ai suoi collaboratori, ha condotto uno studio di follow-up finalizzato a valutare la remissione, il controllo e le determinanti dell’asma 8-9 anni dopo la conclusione dello studio ISAYA.Tutti i pazienti che nel questionario di screening dello studio ISAYA (svolto alla fine dello studio ISAYA, tra l’Aprile e il Giugno del 2000) avevano asma in corso, sono stati invitati a partecipare ad una intervista telefonica con lo scopo di raccogliere informazioni sui trattamenti seguiti dai pazienti, sui sintomi presentati. Dei 458 pazienti che presentavano asma al momento del questionario di screening dello studio ISAYA, 354 hanno partecipato all’intervista telefonica tra il 2008 ed il 2009 e 214 hanno preso parte allo studio di follow-up.(2,3)
Definizioni
Si definisce fase di remissione dell’asma quella fase in cui il paziente non ricorre all’utilizzo di farmaci per l’asma, non presenta i classici sintomi dell’asma (respiro sibilante, senso di oppressione al petto, “fiato corto”) e non manifesta attacchi di asma da circa 12 mesi.(3)
L’asma si definisce controllata quando sono presenti tutte le seguenti caratteristiche: il paziente manifesta i sintomi diurni meno di una volta a settimana, il paziente non manifesta attacchi di asma ed alcuna limitazione nell’attività fisica da circa 3 mesi, il paziente non manifesta alcuna limitazione nell’attività fisica da circa tre mesi, il paziente utilizza β2- agonisti a breve durata meno di due volte a settimana da circa tre mesi e non utilizza steroidi orali da circa 12 mesi.(3)
L'asmainvece si definisce parzialmente controllata se 1 o 2 delle caratteristiche sopra elencate sono assenti e non controllata se più di 2 di tali caratteristiche sono assenti o se l'asma, la mancanza di respiro, o il sibilo hanno causato ricoveri o visite al pronto soccorso negli ultimi 12 mesi; se gli steroidi per via orale sono stati utilizzati per tempi brevi o continuamente negli ultimi 3 mesi; o se il soggetto ha avuto più di 12 attacchi di asma negli ultimi 3 mesi.(3)
Risultati dello studio
Remissione
Ritornando allo studio di follow-up, il 29,7% dei partecipanti all’intervista telefonica tra il 2008 ed il 2009 presentava asma in remissione. L’associazione tra il controllo dell’asma al basale (cioè al momento del test di screening dello studio ISAYA) e la remissione dell’asma è stata consistente sia negli uomini che nelle donne, ma gli uomini che al basale avevano un’asma non controllata hanno mostrato una probabilità molto più bassa delle donne di avere, al follow-up, asma in remissione. L’età di esordio dell’asma non è risultata significativamente associata alla remissione dell’asma per quanto riguarda gli uomini; nel caso delle donne invece, all’aumentare dell’età di esordio della malattia la probabilità di avere asma in remissione al follow up è risultata maggiore. Le abitudini di fumo sono risultate associate alla remissione dell’asma nelle donne ma non negli uomini.(3)
Controllo
Al basale (cioè al momento del test di screening dello studio ISAYA) erano disponibili sufficienti dati per definire il controllo dell’asma solo in 147 soggetti con asma attiva al follow-up: 41 (27,9%) di essi avevano asma controllata, 60 (40,8%), parzialmente controllata e 46 (31,3%), asma non controllata. Il controllo dell'asma è stato definito al follow-up per 138 soggetti con asma attiva: 38 (27,5%) di essi avevano asma controllata, 69 (50,0%) parzialmente controllata e 31 (22,5%) asma non controllata.(3)
La distribuzione del controllo dell'asma al follow-up è risultata significativamente associata al controllo dell'asma al basale: la percentuale di soggetti con asma non controllata al follow-up è risultata maggiore per i soggetti con asma non controllato o parzialmente controllata rispetto a soggetti con asma controllata al basale. La percentuale di soggetti con asma controllata al follow-up è risultata più elevata per i soggetti con asma controllata rispetto ai soggetti con asma parzialmente controllata o asma non controllata al basale. Le stime delle percentuali di soggetti con asma controllata, asma parzialmente controllata e non controllata erano rispettivamente: 26,3%, 51,6% e 22,1%.(3)
Risultati
Èdegno di nota sottolineare che per oltre il 50% dei soggetti che avevano asma controllata al basale, l'asma non è più risultata sotto il controllo al follow-up. (3)
In conclusione lo studio di follow-up ha messo in evidenza che solo 1/3 (29.7%) dei soggetti con asma in corso, selezionati dalla popolazione dello studio ISAYA (composta da giovani adulti di età compresa tra i 20 ed i 44 anni), ha mostrato asma in remissione dopo circa 10 anni, mentre solo il 26,3% dei soggetti con asma attiva ha mostrato asma controllato. Il controllo dell’asma al basale sembra dunque essere un importante fattore per la remissione e il controllo dell’asma al follow-up. (3)
Per saperne di più consultare la bibliografia:
1.Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute. Istituto Superiore di Sanità. Asma. Situazione epidemiologica; 2014. https://www.epicentro.iss.it/problemi/asma/asma-epi.asp. Accessed September 25, 2014.
2. de Marco, et Al. The control of asthma in Italy. A multicentre descriptive study on young adults with doctor diagnosed current asthma. Allergy; 2003. 58: 221–8.
3. Cazzoletti L. et Al. The course of asthma in young adults: A population-based nine-year follow-up on asthma remission and control. PLoS ONE; 2014. 9(1)
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