Lo rivela un ampio studio presentato al Congresso della European Respiratory Society (ERS) a Vienna da Anne Vejen Hansen dell'Ospedale Universitario di Copenaghen
Le donne in trattamento per l'asma hanno maggior rischio di aborto spontaneo e di dover ricorrere a trattamenti per la fertilità per rimanere incinte: lo rivela un ampio studio presentato al Congresso della European Respiratory Society (ERS) a Vienna da Anne Vejen Hansen dell'Ospedale Universitario di Copenaghen. Tuttavia, lo studio suggerisce anche che la maggior parte delle donne con asma riesce ad avere figli. L'asma è comune tra le donne in età riproduttiva. Studi precedenti hanno dimostrato che le donne con asma impiegano più tempo per rimanere incinte.
Talquetamab è la prima immunoterapia per il trattamento del mieloma multiplo che abbia come target il GPRC5D (G-protein coupled receptor family C group 5 member D)
Cartabellotta: "A fronte di condizioni lavorative impegnative e spesso insostenibili gli stipendi degli infermieri restano tra i più bassi d’Europa, sia in termini assoluti, sia rispetto al costo della vita"
A sancire l’entrata della Fnopi nell’Enc è stata la firma, davanti alla platea del terzo congresso nazionale, di un accordo tra la presidente Fnopi, Barbara Mangiacavalli e il presidente dell’Enc, Mircea Timofte
L'associazione accende i riflettori su sopravvivenza globale, qualità della vita e problematiche infettivologiche
Esame analizza 32 proteine ed è in grado di predire chi ha più probabilità di aver bisogno di cure o di morire per queste patologie
I pazienti che hanno ricevuto un trattamento diretto dallo pneumologo hanno avuto un minore utilizzo successivo dell'assistenza sanitaria per malattie respiratorie rispetto a quelli che hanno ricevuto cure abituali
Lo ha accertato uno studio internazionale in collaborazione fra l'Università francese Paris-Saclay, e quelle di Padova, Napoli Federico II e altri atenei stranieri
Spanevello: “E’ una malattia cronica e i casi in aumento, ma c’è la tendenza a gestirla solo in fase acuta. Non va sottovalutata, serve follow-up sistematico e maggior aderenza alle cure”
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