Delle 329 farmacie della provincia di Palermo, una ha chiuso e almeno 20 sono in grave difficoltà o in stato di pre-concordato fallimentare. In Sicilia, su 1.440 titolari, 3 hanno dichiarato default nelle province di Siracusa e Caltanissetta e altri segnalano di accingersi a portare i libri in tribunale.
"Il concorso bandito dal governo Monti col pretesto di garantire nuova occupazione, grazie al quale in Sicilia saranno aperte 222 nuove farmacie, in realtà indebolirà ulteriormente il sistema". Lo dice Roberto Tobia, presidente di Federfarma Palermo-Utifarma. "Come se non bastasse, il Consiglio dei ministri del prossimo 20 febbraio - aggiunge - ha all'ordine del giorno un provvedimento che, aprendo il settore alla grande distribuzione e alle multinazionali e liberalizzando la vendita dei farmaci di fascia C, avrebbe come conseguenza la distruzione del sistema tradizionale che con ingenti sforzi garantisce h24 un servizio pubblico di altissima rilevanza sociale.
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