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Leggono la Tac al contrario: il paziente muore sotto i ferri

Sanità pubblica Redazione DottNet | 27/02/2015 18:46

Operato al polmone sbagliato un 67enne di Solagna (Vicenza), Gioacchino Lessio, morì nel luglio scorso all'ospedale di Bassano del Grappa. In relazione alle indagini per quel decesso, il consulente della Procura Antonello Cirnelli ha depositato in questi giorni - come indicano i quotidiani locali - la sua consulenza medico legale, esito dell'autopsia e dello studio delle cartelle cliniche.

L'uomo era stato sottoposto ad un intervento per liberare il polmone malato, ma la toracentesi venne effettuata sul polmone sinistro anziché su quello destro. Dieci minuti dopo il paziente era deceduto per una forma di asfissia. Le conclusioni della consulenza ora sono all'esame del pubblico ministero Silvia Golin, che da mesi sta indagando su tre medici: la pneumologa Cinzia Pamela Zanon e i chirurghi Sandro Cardio e Vittorio Gobbi.

I tre sarebbero stati indotti in errore dalla lettura della lastra di una Tac, che sarebbe stata inserita al contrario nell'apposito macchinario. Fra gli elementi di cui il pm dovrà tener conto al momento di decidere se esercitare l'azione penale c'è quello relativo al fatto che, a fronte di una operazione correttamente eseguita, il paziente avesse o meno la possibilità di sopravvivere.

 

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"Si è trattato di un tragico errore, accaduto il 28 giugno 2014, subito verificato e ammesso con trasparenza anche dai medici in questione, e da me immediatamente segnalato alla Procura della Repubblica competente appena effettuati tutti i necessari controlli" rispone il direttore generale dell'Ulss 3 di Bassano, Antonio Compostella, "Siamo di fronte - aggiunge Compostella - ad un caso più unico che raro di errore umano, tragico e imprevedibile, che è stato affrontato nella più totale trasparenza e spirito di collaborazione con la magistratura. Si tratta di un atteggiamento che per noi, come per tutto il sistema sanitario Veneto, è regola ferrea, anche in questo caso rispettata". "Rinnoviamo il cordoglio alla famiglia del paziente - conclude Compostella - e attendiamo serenamente quelle che saranno le decisioni dei giudici".

 

 

Fonte: ansa

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