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Negata la visita perché non può pagare il ticket

Sanità pubblica Redazione DottNet | 10/03/2015 13:56

Le hanno rifiutato la visita agli occhi perché non poteva pagare il ticket sanitario: la notizia è stata pubblicata nei giorni scorsi dal quotidiano 'La Nazione' e riguarda una giovane donna di Massa, 21 anni, disoccupata, che si era recata al Cup per un fastidio all'occhio ma che, essendo senza denaro, non ha potuto farsi visitare.

Questo è il terzo caso di rifiuto analisi, denunciato pubblicamente, che avviene allo sportello cittadino del Cup di Massa. "Non deve succedere che qualcuno resti senza una visita perché è troppo povero e non ha i soldi per pagare il ticket, di fronte a situazioni come queste attraverso il numero verde della Regione si può trovare la soluzione", afferma l'assessore regionale alla Salute Luigi Marroni. "Quello del ticket - aggiunge l'assessore - è un obbligo che deriva da norme di carattere nazionale e gli importi servono per contribuire a mantenere il servizio sanitario.

Detto questo però non deve accadere che qualcuno, che davvero non ha i soldi per pagarsi la visita, resti senza assistenza medica. In questi casi ci si può rivolgere al numero verde della Regione 800 55 60 60e una soluzione si trova. Mi risulta - continua Marroni - che nel caso specifico di Massa, la visita non è stata negata, ma la signora avrebbe chiesto solo informazioni sul suo diritto ad una esenzione, non avendo mai lavorato. Avuta risposta, la signora ha rinunciato".

 

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Il numero verde della Regione, istituito dal 26 febbraio scorso, è presidiato dalle 9 alle 15 dal lunedì al venerdì, ma è attivo 24 ore su 24 e anche nei giorni festivi. Durante l'orario di presidio rispondono operatori specializzati, mentre fuori da questo orario la chiamata viene registrata e l'utente sarà poi richiamato al numero telefonico che avrà fornito al momento del contatto. Nel dicembre scorso, le analisi erano state negate ad un bambino di nove anni, sempre perché la madre non aveva con sé il denaro sufficiente a pagare il ticket e nel 2013 si ricorda il gesto generoso dell'infermiere Marco Lenzoni, che pagò per una donna indigente, rischiando il posto di lavoro alla Asl 1

 

fonte: la nazione

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