Canali Minisiti ECM

Terapia con ticagrelor riduce il rischio di un secondo infarto

Farmaci Redazione DottNet | 16/03/2015 19:49

Una nuova terapia ha dimostrato di ridurre del 16% il rischio di infarto nei pazienti con un precedente attacco cardiaco. I risultati arrivano dallo studio PEGASUS-TIMI 54, che ha coinvolto 21 mila pazienti in tutto il mondo.

Lo studio è stato presentato al congresso dell'American College of Cardiology in corso a San Diego e pubblicato sul New England Journal of Medicine. Lo studio rivela come il trattamento a lungo termine con la molecola ticagrelor permetta di ridurre del 16% il rischio di morte cardiovascolare, di un secondo infarto o ictus nelle persone con una precedente storia di infarto. Si tratta di risultati molto promettenti, rilevano i ricercatori, considerando che oggi, nei 3 anni successivi a un attacco cardiaco, 1 paziente su 5 subisce un ulteriore infarto, ictus o morte cardiovascolare.

Lo studio, spiegano gli esperti, ha avuto l'obiettivo di verificare l'effetto che l'aggiunta della molecola in compresse associato all'aspirina a basso dosaggio ha nel ridurre il rischio di morte cardiovascolare in pazienti over 50 che hanno subito un infarto e hanno un ulteriore fattore di rischio cardiovascolare.

 

pubblicità

fonte: ansa

Commenti

I Correlati

Via libera da Aifa, riduce i sintomi intestinali senza l'uso di steroidi

Lo studio sperimentale di fase III è stata la più ampia sperimentazione sulla fibrosi polmonare idiopatica (IPF) ad oggi mai condotta, in corso presso circa 400 centri e in oltre 30 Paesi

Lo rivela la prima analisi globale sull'argomento pubblicata sulla rivista The Lancet e condotta dal Global Research on Antimicrobial Resistance (Gram) Project

La dose giornaliera del farmaco contro il diabete ha preservato la cognizione e ritardato il declino di alcuni tessuti

Ti potrebbero interessare

Via libera da Aifa, riduce i sintomi intestinali senza l'uso di steroidi

Lo studio sperimentale di fase III è stata la più ampia sperimentazione sulla fibrosi polmonare idiopatica (IPF) ad oggi mai condotta, in corso presso circa 400 centri e in oltre 30 Paesi

Lo rivela la prima analisi globale sull'argomento pubblicata sulla rivista The Lancet e condotta dal Global Research on Antimicrobial Resistance (Gram) Project

La dose giornaliera del farmaco contro il diabete ha preservato la cognizione e ritardato il declino di alcuni tessuti

Ultime News

Più letti