Per calmierare i prezzi dei farmaci veterinari basterebbe autorizzare l’impiego dei generici destinati all’uomo anche negli animali domestici.
E’ la proposta che arriva dall’Enpa (Ente nazionale protezione animali) dopo le indagini condotte nei mesi scorsi da alcune associazioni di consumatori, dalle quali emergevano consistenti differenze di prezzo tra medicinali veterinari e per l’uomo, anche se basati sullo stesso principio attivo.
Le norme vigenti, spiega l’Enpa, vietano ai veterinari di prescrivere farmaci per uso umano quando sono disponibili specialità registrate per l’impiego sugli animali. Senza tale restrizione, si genererebbero risparmi significativi: nella terapia antiepilettica con fenobarbitale, per esempio, si passerebbe dai 40 euro della versione veterinaria ai 5 di quella per l’uomo; stesso discorso per la ranitidina - da 8,59 a 16 euro – e le cefalosporine, dai 3,9 a 27,5 euro.
fonte: enpa
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