Canali Minisiti ECM

Bebè nati con parto cesareo più a rischio asma

Pneumologia Redazione DottNet | 11/12/2008 11:15

Rischio asma per i bebè nati con parto cesareo. Secondo uno studio olandese, condotto con la collaborazione dell'ospedale pediatrico dell'università di Zurigo, questi bimbi hanno una probabilità di ammalarsi maggiore rispetto ai piccoli nati con parto naturale. I ricercatori spiegano che la correlazione tra parto 'col taglio' e pericolo asma è legata al fatto che, durante il cesareo, i neonati non vengono esposti ai batteri materni come accade invece durante il parto naturale. Di conseguenza sviluppano difese immunitarie più deboli

Lo studio, pubblicato su 'Thorax', ha coinvolto 3 mila bambini di cui 250 nati con parto cesareo. Compiuti gli 8 anni, questi ultimi mostravano una probabilità di ammalarsi d'asma dell'80% superiore rispetto ai figli del parto naturale. Complessivamente, il 12% dei bimbi arruolati presentava problemi d'asma. La ricerca conferma inoltre che anche i geni hanno un peso nello sviluppo della malattia: i figli di due genitori asmatici hanno una probabilità di ammalarsi tre volte superiore a quella dei figli di madri e padri non allergici. La diffusione dell'asma e il numero di parti cesarei sono aumentati di pari passo negli ultimi decenni nei Paesi occidentali, fa notare Caroline Roduit dell'ospedale pediatrico di Zurigo, sottolineando che una quota di cesarei viene effettuata unicamente su richiesta materna e non per ragioni mediche.

"Queste donne dovrebbero essere informate del maggior rischio che i figli contraggano l'asma, specie se loro stesse soffrono dell'allergia", è l'invito della ricercatrice. Nel mondo sono 300 milioni le persone malate di asma, che rappresenta la patologia cronica più diffusa in età pediatrica.

Commenti

I Correlati

Esame analizza 32 proteine ed è in grado di predire chi ha più probabilità di aver bisogno di cure o di morire per queste patologie

Lo rivela un ampio studio presentato al Congresso della European Respiratory Society (ERS) a Vienna da Anne Vejen Hansen dell'Ospedale Universitario di Copenaghen

I pazienti che hanno ricevuto un trattamento diretto dallo pneumologo hanno avuto un minore utilizzo successivo dell'assistenza sanitaria per malattie respiratorie rispetto a quelli che hanno ricevuto cure abituali

Lo ha accertato uno studio internazionale in collaborazione fra l'Università francese Paris-Saclay, e quelle di Padova, Napoli Federico II e altri atenei stranieri

Ti potrebbero interessare

Esame analizza 32 proteine ed è in grado di predire chi ha più probabilità di aver bisogno di cure o di morire per queste patologie

Lo rivela un ampio studio presentato al Congresso della European Respiratory Society (ERS) a Vienna da Anne Vejen Hansen dell'Ospedale Universitario di Copenaghen

I pazienti che hanno ricevuto un trattamento diretto dallo pneumologo hanno avuto un minore utilizzo successivo dell'assistenza sanitaria per malattie respiratorie rispetto a quelli che hanno ricevuto cure abituali

Lo ha accertato uno studio internazionale in collaborazione fra l'Università francese Paris-Saclay, e quelle di Padova, Napoli Federico II e altri atenei stranieri

Ultime News

Più letti