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Con fede al dito è più facile dire addio alle "bionde"

Pneumologia Redazione DottNet | 11/12/2008 11:18

Con la fede al dito è più facile dire addio alle sigarette. Lo rivela l'identikit del fumatore che riesce ad arginare il vizio, mettendo le “bionde” nel dimenticatoio. A tracciarlo Leonardo Fabbri, a capo della struttura complessa di malattie dell'apparato respiratorio dell'azienda ospedaliero-universitaria di Modena. "Uomini sposati che convivono con non fumatori, poco dipendenti dalla nicotina - spiega Fabbri tracciando l'identikit di chi riesce a piantare il vizio - che hanno iniziato tardi a fumare e hanno già provato a smettere per periodi abbastanza lunghi. Prendere in considerazione questi elementi serve a capire chi ha più difficoltà a farcela e aiuta a intervenire in maniera più incisiva, quando occorre.

Le donne, ad esempio, vanno aiutate a non temere l'aumento di peso e a fronteggiare gli effetti del ciclo mestruale sui sintomi dell'astinenza. Con chi ha iniziato a fumare da giovane, è invece necessario adottare una strategia aggressiva fin dall'inizio". E le “bionde”, ma soprattutto le strategie per abbandonare il vizio, saranno uno dei temi centrali per affrontare il problema della Bpco. "Bronchite cronica e asma bronchiale colpiscono in Italia oltre 6 milioni di persone – ricorda Fabbri - Sensazione di fiato corto e difficoltà crescente a compiere sforzi anche minimi sono i campanelli d'allarme, in particolare per la broncopneumopatia cronico ostruttiva responsabile di 18 mila decessi l'anno nel nostro Paese. Contro la Bpco abbiamo nuove armi per aumentare la qualità della vita dei malati, spesso gravemente limitata, ma non disponiamo ancora di soluzioni per bloccare la progressione della malattia".

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La sigaretta è il principale responsabile di questa grave patologia, nonostante nel nostro Paese esista una legge molto severa e nonostante da anni si promuovano campagne contro il fumo. "La sigaretta - sottolinea Fabbri - è responsabile della morte di più di 80 mila italiani l'anno, la maggior parte per malattie cardiovascolari e tumori. Ed è anche la causa principale della broncopneumopatia cronica ostruttiva. Si calcola che oltre l'80% dei pazienti affetti da Bpco sono stati grandi fumatori. La prevenzione resta l'arma migliore per combattere i danni ai nostri polmoni".

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