Sono 12 milioni i cittadini italiani che ogni anno usufruiscono dei servizi ospedalieri in Italia. Complessivamente, nonostante i casi di malasanità, il giudizio sugli ospedali pubblici è molto o abbastanza positivo per il 68,8% dei cittadini e il livello di soddisfazione per le prestazioni ricevute negli ultimi 12 mesi è stato molto o abbastanza positivo per l'86,7%.
A riscuotere però le maggiori preferenze sono le strutture private accreditate, valutate positivamente dall'80.9% degli italiani. A tracciare il quadro è l'ultimo rapporto 'Ospedali e salute' dell'Aiop (Associazione italiana ospedalità privata), presentato a Roma. Il rapporto ancora buono con gli ospedali pubblici è testimoniato dal fatto che il 94,1% delle persone che si è rivolto a un ospedale pubblico propende per riutilizzarlo, così come l'89,9% per quelli privati accreditati. Più bassi i valori per le cliniche private (78,1%, che nel 2003 invece si attestavano sull'87,7%). Chi si è dovuto recare di nuovo in ospedale nell'ultimo anno, ha scelto, senza considerare le varie possibilità, lo stesso ospedale pubblico nel 79,8% dei casi, l'ospedale privato accreditato nel 69% dei casi e la clinica privata nel 62,6%.
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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