La lotta ai tumori comincia a tavola. E il menù degli alimenti con proprietà anti-cancro si allunga ancora: olio extravergine d’oliva, ma anche fagioli e ceci. Lo rivela uno studio condotto dall’equipe dell’endocrinologa Maria Luisa Brandi, nei laboratori del Dipartimento di medicina interna dell’università di Firenze, che lascia ben sperare. Dopo essere state trattate con questi alimenti, le cellule malate hanno rallentato sensibilmente lo sviluppo. A illustrare i risultati ottenuti è stata la stessa Brandi, intervenuta a un convegno scientifico sui prodotti tipici, organizzato dal Centro di ricerca e valorizzazione degli alimenti (Cera), una struttura interdipartimentale che fa capo all’ateneo fiorentino.
"Solo con la biologia molecolare – ha premesso l'esperta - sapremo davvero perché certi cibi fanno bene o male alla salute". I test sono stati condotti in vitro, utilizzando due identiche colture di cellule umane di cancro del colon, ovvero due nuclei con un numero di cellule equivalenti, 10 mila circa. Per 12 giorni consecutivi uno dei nuclei è stato lasciato a sè stesso, mentre l’altro ha ricevuto un trattamento a base di olio extravergine di oliva, ceci e fagioli. Tutti prodotti rigorosamente tipici. I ricercatori ne hanno fatto un estratto e ne hanno ricavato una polvere che è stata poi dissolta nella coltura delle cellule cancerose. La proliferazione di entrambe le masse tumorali è stata controllata ogni 48 ore e dopo poco meno di due settimane il risultato è apparso evidente.
Sono un antiepilettico e un farmaco per il colesterolo che insieme sono in grado di modificare la biologia del tumore e potenziare l'effetto della chemioterapia
Dal melanoma al seno. Da studiare il fenomeno della resistenza in certi pazienti
Ricercatori di IEO e dell’Università degli Studi di Milano scoprono come farmaci già in uso possono essere potenzialmente efficaci contro tumori con una diffusa anomalia genetica
I nuovi dati dello studio MARIPOSA, presentati alla World Conference on Lung Cancer 2024, hanno confermato una superiorità clinica a lungo termine della terapia amivantamab più lazertinib rispetto alla monoterapia con osimertinib
Sono un antiepilettico e un farmaco per il colesterolo che insieme sono in grado di modificare la biologia del tumore e potenziare l'effetto della chemioterapia
Dal melanoma al seno. Da studiare il fenomeno della resistenza in certi pazienti
Ricercatori di IEO e dell’Università degli Studi di Milano scoprono come farmaci già in uso possono essere potenzialmente efficaci contro tumori con una diffusa anomalia genetica
I nuovi dati dello studio MARIPOSA, presentati alla World Conference on Lung Cancer 2024, hanno confermato una superiorità clinica a lungo termine della terapia amivantamab più lazertinib rispetto alla monoterapia con osimertinib
Commenti