Ha ricevuto il via libera dell’Agenzia delle Entrate la dpc modello Marche, l’accordo sulla distribuzione per conto firmato esattamente due anni fa da Regione, Federfarma, Assofarm e Codin (il Consorzio dei grossisti marchigiani).
La particolarità dell’intesa, che di fatto pattuisce una distribuzione “per conto” ma non “in nome”, sta nei rapporti commerciali tra Asl e filiera: l’Azienda sanitaria, in sostanza, acquista i farmaci dai produttori con lo sconto della diretta e quindi li “vende” a grossisti e farmacie, che per ottenere il rimborso Ssn fatturano il prezzo di acquisto maggiorato dei compensi pattuiti nell’accordo regionale (3,50 euro a pezzo iva esclusa, che sale a 4 euro per le rurali sussidiate, più il 2,15% al distributore).
Il vantaggio del modello risiede nel fatto che con questa formula distributiva si attua nella filiera un vero e proprio trasferimento della proprietà del farmaco, secondo le stesse modalità della convenzionata. Di conseguenza, tutti gli operatori assoggettano gli importi delle fatture all’aliquota iva ridotta del 10% anziché all’ordinaria del 22%, come avviene normalmente nella dpc tradizionale (dove la remunerazione della farmacia diventa onorario professionale).
fonte: federfarma
Via libera da Aifa, riduce i sintomi intestinali senza l'uso di steroidi
Lo studio sperimentale di fase III è stata la più ampia sperimentazione sulla fibrosi polmonare idiopatica (IPF) ad oggi mai condotta, in corso presso circa 400 centri e in oltre 30 Paesi
Lo rivela la prima analisi globale sull'argomento pubblicata sulla rivista The Lancet e condotta dal Global Research on Antimicrobial Resistance (Gram) Project
La dose giornaliera del farmaco contro il diabete ha preservato la cognizione e ritardato il declino di alcuni tessuti
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