Potenziare l'odontoiatria pubblica, anche attraverso la riapertura dei concorsi per l'assunzione dei neolaureati e le infrastrutture per le cure dentistiche. E' questo
l'invito del presidente dell'Associazione nazionale dentisti italiani (Andi) Roberto Callioni, che commenta i dati Istat, dai quali emerge che il 10% degli italiani sarebbe affetto da edentulismo totale, oltre la metà, soprattutto al Sud, non si sarebbe mai recato dal dentista e l'85% dei pazienti paga di tasca propria la cura dei denti.
"L'incremento della defiscalizzazione per le spese sanitarie e odontoiatriche - suggerisce Callioni in una nota - potrebbe agevolare l'affluenza dei pazienti presso gli studi privati, che finora hanno sopperire alle disfunzioni del sistema".
Ma secondo Callioni, i dati Istat "non rispecchiano la realtà", Tanto che il presidente Andi cita un'altra indagine, condotta dal Censis, dalla quale risulta che "dovendo affrontare delle scelte in termini di priorità di spesa in un contesto economico difficile come l'attuale, l'85% degli intervistati non rinuncerebbe certamente alle cure odontoiatriche dal proprio dentista di fiducia".
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