Numerose evidenze dimostrano che la formulazione beclometasone/formoterolo extrafine è più efficace della non extrafine.
L'asma e la broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) sono tra le malattie croniche più comuni al mondo e sono entrambe caratterizzate da una condizione di ostruzione di grado variabile e da infiammazione cronica delle vie aeree.
Numerose evidenze dimostrano l'importanza delle basse vie respiratorie come target farmacologico nell’asma e nella BPCO. I dati epidemiologici evidenziano che, nonostante la maggiore comprensione dei meccanismi fisiopatologici, una percentuale significativa di pazienti asmatici e affetti da BPCO non hanno un controllo ottimale della patologia.
Nelle malattie respiratorie croniche, diversi fattori possono influenzare l'efficacia della terapia a base di farmaci somministrati per via inalatoria: fattori legati al paziente (come l'invecchiamento), correlati alla malattia (ad esempio le condizioni di comorbidità) e i fattori connessi al farmaco o alla formulazione farmaceutica.
La presenza di patologie multiple è comune nel paziente anziano come risultato di due processi: l'associazione tra età avanzata e incidenza di malattie degenerative e lo sviluppo nel tempo di complicazioni delle patologie esistenti. Inoltre, le specifiche comorbidità possono contribuire a ridurre la capacità di utilizzare gli inalatori, come i dispositivi per un’efficace veicolazione del farmaco nel sistema respiratorio.
L'incapacità di raggiungere le vie aeree periferiche può determinare la mancata efficacia della terapia inalatoria. Il recente sviluppo di formulazioni inalatorie extrafine permette una distribuzione più uniforme del farmaco inalato in tutto l'albero respiratorio fino a raggiunere le vie aeree periferiche.
La formulazione extrafine beclometasone/formoterolo è disponibile per il trattamento dell’asma e della BPCO. E’ stato osservato che vari biomarker delle vie aeree periferiche risultano migliorati in seguito al trattamento con la combinazione beclometasone/formoterolo extrafine rispetto alle combinazioni equivalenti di corticosteroidi inalatori e beta-2 agonisti a lunga durata d’azione (ICS/ LABA) non extrafine.
La maggiore efficacia terapeutica è data da un miglioramento della funzionalità polmonare e delle condizioni cliniche, insieme alla ridotta esposizione sistemica ai corticosteroidi somministrati per via inalatoria. La conoscenza più approfondita della fisiopatologia delle vie aeree periferiche può permettere l’identificazione di specifici fenotipi delle patologie polmonari ostruttive allo scopo di definire una terapia mirata e ottenere risultati migliori nella cura del paziente affetto da patologie delle vie aeree.
Riferimenti bibliografici:
Esame analizza 32 proteine ed è in grado di predire chi ha più probabilità di aver bisogno di cure o di morire per queste patologie
Lo rivela un ampio studio presentato al Congresso della European Respiratory Society (ERS) a Vienna da Anne Vejen Hansen dell'Ospedale Universitario di Copenaghen
I pazienti che hanno ricevuto un trattamento diretto dallo pneumologo hanno avuto un minore utilizzo successivo dell'assistenza sanitaria per malattie respiratorie rispetto a quelli che hanno ricevuto cure abituali
Lo ha accertato uno studio internazionale in collaborazione fra l'Università francese Paris-Saclay, e quelle di Padova, Napoli Federico II e altri atenei stranieri
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